Agnelli chiude il derby e censura lo striscione sui morti di Superga

DONETSK. Juventus impegnata domani a Donetsk contro lo Shakthar nell’ultimo decisivo impegno del girone eliminatorio, ma alla vigilia si parla ancora dello striscione su Superga esposto dai tifosi...

DONETSK. Juventus impegnata domani a Donetsk contro lo Shakthar nell’ultimo decisivo impegno del girone eliminatorio, ma alla vigilia si parla ancora dello striscione su Superga esposto dai tifosi juventini che il presidente Agnelli condanna. «Credo che la supremazia del tifo non si manifesti ricordando le tragedie altrui. Le tragedie, per quanto mi riguarda, non hanno fede» la ferma condanna del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che ha così voluto prendere le distanze dal vergognoso episodio accaduto sabato scorso durante la stracittadina (“Noi di Torino orgoglio e vanto, voi solo uno schianto” la rima allusiva alla tragedia sulla collina di Superga). Presa di posizione, quella del numero uno bianconero, apprezzata da Sandro Mazzola che nell’incidente aereo perse il padre Valentino e che si è scagliato contro gli autori del messaggio: «Parole che mi hanno riaperto una ferita e causato un grande dolore».

«Continuiamo a sognare!», dice invece Agnelli, scuotendo la Juve in vista della sfida con lo Shakhtar Donetsk, decisiva per l’accesso agli ottavi di Champions League. Il primo obiettivo stagionale è distante un punto ma non si possono fare conti o speculare su possibili combinazioni di risultati favorevoli. Il presidente lo sa bene e carica i suoi ragazzi. «È una gara estremamente importante», sottolinea il numero uno bianconero, «non è ancora tempo di fare bilanci visto che mancano ancora questa gara e tre di campionato prima della sosta, ma è chiaro che vada affrontata con la giusta determinazione e cattiveria. È una partita che può dare due risultati estremamente diversi: la vetta del girone oppure, se non viene affrontata in maniera corretta, ci può vedere eliminati». Agnelli spiega quindi la ricetta. «Concentrazione, determinazione e rabbia devono assolutamente essere forti per ottenere un risultato che può permetterci di andare avanti e di sognare ancora in questa manifestazione che ci sta molto a cuore».