All’Aquila servono 900mila euro per andare avanti

L’AQUILA. 900 mila euro entro fine giugno per andare avanti. E' questa la cifra che L'Aquila Calcio deve trovare entro trenta giorni, di cui 600mila per chiudere la stagione corrente e altri 300mila...

L’AQUILA. 900 mila euro entro fine giugno per andare avanti. E' questa la cifra che L'Aquila Calcio deve trovare entro trenta giorni, di cui 600mila per chiudere la stagione corrente e altri 300mila per la possibile domanda di ripescaggio in Lega Pro. A rendere ancora più complicata la situazione, è il clima attorno alla società. I tifosi stanno continuando a chiedere a gran voce le dimissioni del presidente Corrado Chiodi e del vice Massimo Mancini che ha rassegnato ufficiosamente le sue lunedì sera. Una cinquantina di supporters aquilani lo hanno insultato all’uscita dalla sede di una tv privata. Sono dovuti intervenire i carabinieri e la digos per calmare gli animi. E Chiodi? Da giorni si chiede anche la sua testa ma il numero uno rossoblù è chiuso in un silenzio tombale e non risponde al telefono. Sono giorni di riflessione che dovranno portare ad una decisione definitiva entro lunedì quando ci sarà il consiglio di amministrazione che ratificherà molto probabilmente le dimissioni di Mancini dalla carica di vice-presidente e l'ingresso ufficiale di Eliseo Iannini come socio di maggioranza. Mancini dovrebbe comunque restare uno degli azionisti i oppure diventare main-sponsor. Sul fronte tecnico, intanto, è prematuro parlare di futuro, considerando l'interrogativo del ripescaggio in Lega Pro. Fondamentale sarà la riunione di Lega del 7 giugno nella quale potrebbe essere modificato il regolamento sul ripescaggio. Da indiscrezioni, sembra che ci siano delle possibilità per L'Aquila, nonostante la questione della penalizzazione. Nelle ultime ore, tra l'altro, l'amministratore unico dei rossoblù Antonio Ranucci ha incontrato a Firenze il Presidente della Lega Pro Gabriele Gravina e filtra cauto ottimismo. Al di là della categoria, salteranno diverse teste nello staff tecnico, tra cui quella del direttore sportivo Alessandro Battisti, reo di diversi errori nella gestione sportiva e nella scelta dei giocatori, e del tecnico Carlo Perrone che già da metà stagione non aveva soddisfatto parte della dirigenza, tanto da essere esonerato a quattro gare dalla fine per far posto all'esperienza-lampo di Modica. Per quanto riguarda i giocatori, il prossimo 30 giugno scadranno tutti i contratti per via della retrocessione sul campo nei dilettanti. I tifosi avevano chiesto a gran voce alla società di farli allenare fino alla scadenza. In realtà, molti dei calciatori si sono già accordati per rescindere in anticipo, rinunciando allo stipendio di giugno. E’ il caso di Piva, Zandrini, Triarico, Di Mercurio, Maccarrone, De Sousa, Scotti e Sandomenico che da un paio di settimane è già tornato all’Aquila. Oggi altri giocatori in sede per discutere la rescissione e la rinuncia allo stipendio di giugno.

Giammarco Menga

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