Allegri scuote Dybala: si metta in discussione 

Oggi (alle 15) a Bologna l’argentino ancora in panchina: «Non è in condizione» Fuori Cuadrado, Buffon, Chiellini e Lichtsteiner. C’è Alex Sandro, Pjaca convocato

TORINO. La seconda panchina consecutiva per Paulo Dybala, oggi (ore 15) a Bologna, monopolizza la vigilia di una partita che la Juve vuole vincere per approfittare del passo falso dell'Inter. «Difficile giochi», ammette Allegri, tanto «infastidito» dalle domande sull'argentino quanto convinto che si tratti di un «momento». «Non deve arrovellarsi a pensare, perché meno pensa più fa», è il consiglio del tecnico che invita la Joya «a mettersi in discussione». Come tutti gli altri. Nessuna critica, sia chiaro, proprio come non lo sono state quelle di Pavel Nedved. «Io li chiamerei consigli», sottolinea Allegri. «Pavel è vicepresidente della Juve e in carriera qualche partita l'ha giocata, per cui ci sta...». Come ci sta che un fuoriclasse attraversi un periodo nero. «È successo a Higuain, Mandzukic, Alex Sandro e, in passato, a Vidal, Pogba, Pirlo, tutti grandissimi campioni», osserva Allegri, che dribbla le domande sulle cause: «vita privata? Ognuno se la deve gestire, non faccio il cane da guardia, io valuto quello che vedo in campo». Tutta colpa, per Allegri, di una condizione fisica che non è la migliore e, forse, delle eccessive aspettative nei confronti del numero dieci. «Ci aveva abituato talmente bene», dice, «che ora che le cose che non vanno sono tutti spaventati. Ma non è il primo e non sarà l'ultimo nella storia del calcio ad attraversare momenti così». E ad uscirne, perché la Juve - sottolinea - «ha bisogno delle sue giocate». Per fortuna di Allegri le alternative, nella rosa bianconera, non mancano, nonostante le tante assenze al Dall'Ara. Non sono stati convocati per la trasferta Cuadrado, Buffon, Chiellini e Lichtsteiner, fermati da guai fisici. C'è invece Pjaca, che torna nella lista per la prima volta dall'infortunio dello scorso marzo. In campo dall’inizio Alex Sandro.