Allievo contro maestro Grassadonia sfida Zeman 

Nel 1993 il tecnico dei piemontesi, ex difensore, esordì in A col Foggia del boemo Ammira l’allenatore del Delfino e all’Adriatico avrà la chance per metterlo nei guai

PESCARA. In teoria dovrebbe essere una gara pirotecnica. L’allievo contro il maestro, il novello contro il tecnico navigato dal quale ha appreso i primi rudimenti del mestiere. Gianluca Grassadonia, allenatore della Pro Vercelli, contro Zdenek Zeman, il santone del calcio che lo fa debuttare in serie A a Foggia il 17 gennaio del 1993 contro il Cagliari. In Puglia lo porta l’attuale direttore sportivo del Pescara, Peppino Pavone che nella stagione precedente lo vede all’opera nella Primavera del Milan.
A fine campionato, Il Foggia lo riscatta e lo gira alla Salernitana. Qui Grassadonia e il suo vice alla Pro Vercelli Luca Fusco incontrano Delio Rossi, un altro discepolo del calcio zemaniano, e accrescono il loro bagaglio tattico. Nel 2007 Grassadonia lascia il calcio giocato e inizia la carriera da tecnico. Solo quattro mesi in B nella Salernitana, poi Casertana in D, Paganese e Messina in Lega Pro e, lo scorso giugno, il ritorno tra i cadetti a Vercelli.
Sabato all’Adriatico la sfida al boemo nel segno del 4-3-3. Puro quello di Zeman, più fluido per il 45enne campano che ricorre spesso a correttivi e accorgimenti. Ad esempio, nell’ultima partita con l’Empoli, la Pro in fase di non possesso sembrava arroccarsi usando il 3-5-2, per poi riposizionarsi in fase offensiva col 4-3-3 con Firenze uomo chiave della variante. Comunque sia, se il Pescara avesse assimilato il calcio del suo allenatore, di sicuro sabato ci sarebbero stati fuochi d’artificio. In attesa che il processo si compia, non è facile fare previsioni.
Gara delicata. Zeman vuole vincere giocando bene, non rinnegherà mai i suoi principi accontentandosi del risultato. E, certamente, in questi giorni si starà scervellando per trovare un feeling maggiore con la squadra. Bisogna individuare la chiave giusta per scuotere un gruppo che alterna momenti esaltanti ad altri tremendamente deprimenti. In ogni caso, un ulteriore passo falso potrebbe creargli problemi e Grassadonia, dopo i due successi consecutivi contro Novara ed Empoli, sogna il tris che metterebbe nei guai il boemo.
Nelle ultime quattro partite il Pescara ha collezionato tre sconfitte e un pareggio. La vittoria manca dallo scorso 21 ottobre (2-1 in casa contro l’Avellino) e la zona play out è a soli due punti di distanza. Per tirarsi su e accorciare le distanze dalle battistrada sarà indispensabile fare bottino pieno. Non sarà un compito semplicissimo. Nonostante le defezioni del pescarese Mammarella e Vives, due leader dei piemontesi, la Pro Vercelli resta un avversario temibile. In serie B nessuna squadra ha mandato in gol un numero così alto di calciatori: ben nove: i migliori marcatori sono due centrocampisti, Castiglia e Firenze con 4 reti, seguiti da Morra (3), Raicevic e Vices (2), Biflulco, Rovini, Legati e Bergamelli (1).
Notiziario. Mazzotta ha smaltito l’affaticamento all’adduttore ed è tornato in gruppo. Ha ripreso ad allenarsi con la squadra anche Del Sole che martedì è rimasto in panchina per tutta la gara vinta 1-0 (gol di Pessina) dall’Italia under 20 contro l’Olanda.
Sabato (ore 15) Zeman dovrà rinunciare a Bovo, Balzano e Proietti. Il tecnico boemo riavrà a disposizione Capone, Coda e Benali. In difesa, davanti a Fiorillo, a destra solito ballottaggio tra Crescenzi e Zampano, al centro in tre per due maglie (Coda, Fornasier e Perrotta), a sinistra Mazzotta. In mediana verrà confermato il trio Palazzi-Carraro-Brugman, mentre in attacco è quasi certo l’impiego di Mancuso, Pettinari e Capone.
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