Gaston Brugman è nato a Rosario, in Uruguay, il 7 settembre 1992

PARLA IL CAPITANO

Brugman: il Pescara merita più elogi

Il regista recupera per la gara di Foggia e respinge le critiche

PESCARA. L’ecografia ha dato esito negativo e domani (ore 15) Gaston Brugman sarà in campo allo Zaccheria di Foggia. Passata la paura per l’infortunio rimediato mercoledì in allenamento, ieri il capitano biancazzurro è tornato a correre con i compagni e a parlare dopo la disfatta casalinga con il Brescia. Ospite della scuola media Tinozzi di Pescara, ha incontrato gli studenti durante un convegno sul cyberbullismo. «Lo sport può dare messaggi forti», ha detto il capitano del Delfino, «è stato bello intervenire su un tema così delicato che merita l’attenzione di tutti». A margine dell’incontro, Brugman non ha nascosto la sua irritazione per le critiche ricevute domenica scorsa dalla squadra. «Il passivo è stato pesante», ha spiegato l’uruguaiano, «però contro il Brescia sullo 0-0 abbiamo sciupato due ghiotte occasioni da gol. Se le avessimo sfruttate, la partita sarebbe cambiata. Senza dubbio gli episodi non ci hanno aiutato. In ogni caso, anche quando eravamo sotto di tre reti, abbiamo continuato a lottare fino alla fine e i tifosi hanno apprezzato il nostro impegno, tant’è che dopo il triplice fischio dell’arbitro ci hanno applaudito. Questo è lo spirito che dovrebbe accompagnare sempre questo gruppo».
All’esterno, invece, i giudizi negativi sul Delfino gli sono sembrati esagerati. «Il Pescara non esce ridimensionato. Il problema non siamo noi, ma i media che parlano di crisi dopo un passo falso. Anche a noi fa male uscire dal campo battuti, però tante volte abbiamo portato casa bei risultati. Credo che tutti debbano aiutare un po’ di più la squadra. Il 5-1 brucia, ma siamo sempre terzi (quarti dopo la vittoria di ieri del Benevento, ndr) e ogni tanto un pensiero positivo sul Pescara potrebbe esserci».
La serie A è ancora alla portata. «Abbiamo sempre detto di voler dare il massimo partita dopo partita e di ambire alla conquista della salvezza come primo traguardo. La classifica dice che siamo in piena lotta per i play off o non molto lontani dalla promozione diretta. Se credo alla serie A? Credo nei miei compagni, abbiamo le capacità di dare fastidio a tutti e possiamo giocarci le nostre chance. Ai tifosi mi sento di promettere che faremo di tutto per onorare la maglia fino all’ultima gara».
Grinta e convinzione non dovranno mai mancare, figuriamoci in una partita come quella di domani allo Zaccheria, dove i biancazzurri sono attesi da un Foggia assetato di punti. «La classifica non rispecchia il valore dei rossoneri. Il Foggia è una squadra forte, dovremo affrontarla con la giusta determinazione. Inoltre, è una sfida molto sentita dalle tifoserie, siamo carichi e vogliamo fare una grande partita. Io in campo? Lo spero, vedremo come risponderà il piede nelle prossime ore». Come al solito, Gaston stringerà i denti e non si tirerà indietro. E Pillon non ha nessuna intenzione di rinunciare al calciatore più talentuoso della rosa.

Bepi Pillon

Nella passata stagione Brugman è sceso sempre in campo, anche quando aveva problemi fisici e alla fine ha saltato solo l’ultima partita a Venezia per squalifica. In totale, 41 presenze in campionato e tre in coppa Italia. Nel torneo in corso non ha giocato solo a Livorno perché era squalificato. Sacrificio e qualità al servizio della squadra, in qualsiasi ruolo. Playmaker, mezzala e all’occorrenza pure trequartista nel 4-3-1-2 che Pillon presenterà a Foggia. A proposito, Brugman approva il cambio di modulo. «Il trequartista ci dà una soluzione in più, i reparti sono collegati meglio. È un’opzione che abbiamo già provato, può essere la mossa giusta. Io dietro alle punte? Sono a disposizione, ma penso che Pillon preferisca utilizzarmi da regista».
©RIPRODUZIONE RISERVATA