Il difensore del Pescara Hugo Campagnaro è nato a Cordoba (Argentina) il 27 giugno del 1980

CALCIO / SERIE B

Campagnaro non invecchia mai 

Con Zeman si sentiva “l’ultima ruota del carro”, ora il 38enne argentino è di nuovo protagonista

PESCARA. Di nuovo leader a 38 anni. L’avventura di Hugo Campagnaro con il Pescara sembrava essersi conclusa al termine della passata stagione, almeno quella da calciatore. Nel torneo scorso, i ripetuti problemi al polpaccio non gli hanno permesso di rendersi utile, così il difensore argentino ha chiuso il torneo con sole 7 presenze (il debutto addirittura alla 23ª giornata). In panchina c’era Zdenek Zeman che non faceva sconti a nessuno. Per giocare bisognava allenarsi e rispettare lo stesso programma svolto dal resto della squadra. Bepi Pillon, invece, gli ha dato la possibilità di gestirsi in modo autonomo, ovviamente sempre in accordo con lo staff tecnico e sanitario. Così Hugo, che da qualche anno convive con un guaio cronico al polpaccio, si è potuto preparare con estrema serenità. E due giorni fa ha debuttato in campionato contro il Livorno risultando tra i migliori. L’ex Napoli, Inter e Samp è rimasto in campo per l’intera gara senza accusare fastidi. E nel finale la sua presenza è stata decisiva. Campagnaro è tornato protagonista guidando i compagni con carisma e determinazione.
A fine maggio, dopo aver conquistato la salvezza, la dirigenza del Pescara era pronta ad affidargli un ruolo nel settore giovanile, ma ha lasciato la decisione definitiva al giocatore. Hugo ha ribadito la volontà di continuare con il calcio giocato. «Se vengo gestito bene, come è successo a fine campionato, posso ancora giocare e ho molta voglia di farlo», queste le sue parole pronunciate poco più di tre mesi fa. «A Pescara sto molto bene, ma devo capire come andranno le cose. La mia idea è continuare a giocare perché sento di poter essere ancora utile. Non sono pronto per essere un dirigente, mi sento un calciatore e ne parlerò col presidente Sebastiani con cui ho un ottimo rapporto. Lui sa che per me non è una questione di soldi restare, non ci saranno problemi».
L’accordo per il prolungamento del contratto è stato infatti trovato in pochi secondi e Campagnaro si è messo a lavorare per farsi trovare pronto per il ritiro. Ha evitato gli impegni in coppa Italia proprio per presentarsi in buone condizioni in vista delle prime gare di campionato. Dunque, il centrale difensivo è di nuovo sulla cresta dell’onda e a 38 anni può godersi una seconda giovinezza.
Certamente non potrà essere presente in tutti gli incontri, però Pillon è ben contento di avere a disposizione un elemento di una simile carature tecnica e un livello di personalità fuori dal comune, anche se a mezzo servizio. Un po’ come accadde nel 2015-16, quando con Massimo Oddo in panchina il Delfino conquistò la serie A. Hugo collezionò 13 presenze e con lui in campo i biancazzurri ebbero un rendimento incredibile: 11 vittorie, un pareggio e una sola sconfitta.
Ora Campagnaro vive una condizione totalmente diversa rispetto alla passata stagione. A dicembre del 2017, l’ex vice campione del mondo argentino parlava in questi termini. «Da giocatore importante sono diventato l’ultima ruota del carro. Forse avrei dovuto fare una scelta diversa, ma adesso è tardi per rimediare, bisogna rispettare i ruoli e le decisioni». Hugo rivelò di non aver avuto alcun problema con Zeman, però si aspettava un trattamento diverso. Così, dopo più di 500 partite in carriera (218 in serie A con Piacenza, Napoli, Sampdoria, Inter e Pescara) l’argentino è di nuovo un leader.
©RIPRODUZIONE RISERVATA