Campli vola sulle ali dell’entusiasmo e ora sogna la A2

CAMPLI. La Globo Infoservice Campli sta scrivendo la storia a suon di vittorie. E ha ritrovato, al tempo stesso, l’affetto del paese come testimoniato dal pienone al PalaBorgognoni in gara tre e gara...

CAMPLI. La Globo Infoservice Campli sta scrivendo la storia a suon di vittorie. E ha ritrovato, al tempo stesso, l’affetto del paese come testimoniato dal pienone al PalaBorgognoni in gara tre e gara quattro contro Barcellona. Non solo in termini di presenze ma anche di calore, un tifo incessante dal primo all’ultimo istante che ha trascinato i biancorossi alle due imprese. Al di là delle vittorie e dell’approdo in finale, risultato mai centrato nella sua storia dalla società farnese, in 60 anni di affiliazione, è questo il dato che inorgoglisce di più il presidente Emiliano Impaloni. «Era tanto tempo che non si vedeva un palasport così e questo non può che farci tanto piacere. La comunità di Campli vive per il basket e quest'annata può far rinascere l’entusiasmo che sembrava sopito. Ringrazio i tifosi per il supporto dato ancor prima dell’inizio delle partite e per le splendide coreografie». Una squadra, quella di coach Piero Millina, che si esalta nelle difficoltà. Nel mese di gennaio, tra terremoto e neve, molti giocatori hanno dovuto abbandonare le proprie case trovando sistemazione al mare. Senza dimenticare i due infortuni: il primo occorso in precampionato ad Onorio Petrazzuoli rientrato nel mese di aprile e poi quello, in gara tre, a Simone Gatti, il totem farnese che si è già operato, lunedì, a Pesaro al tendine d’Achille. «I ragazzi meritano un plauso grandioso», sottolinea il presidente Emiliano Impaloni, «non è stata una stagione facile, eppure i risultati ci stupiscono ogni giorno e l’affetto dei tifosi è più che meritato. Sicuramente resteranno nel cuore di tutto il paese. Segreti particolari non ci sono, ma va lodato il lavoro dello staff tecnico, coach Millina e i suoi due assistenti Montuori e Tarquini, lo staff sanitario, il preparatore Mazzaufo. E poi c’è la piazza di Campli che riesce a trasmettere amore ma non pressione». Per lo stesso presidente è stato un anno magico coronato con la nascita del primogenito Francesco. «Le vittorie, in primis, le dedico a lui e alla mia compagna Marianna. Quest’anno fantastico però potrebbe chiudersi anche con la classica ciliegina sulla torta. Siamo in finale, non ci poniamo obiettivi, sappiamo di affrontare una squadra forte ma i nostri giocatori ci hanno abituato a risultati straordinari». Domenica scatta la finale, al meglio delle cinque gare, con Montegranaro. Gara uno e gara due (martedì) nelle Marche, poi venerdì 2 giugno, la terza sfida al PalaBorgognoni. Perché la Globo Infoservice Campli vuole continuare a sognare.
Matteo Falzon
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