Conte lancia l’allarme: «Inter, siamo in ritardo»
Il tecnico nerazzurro alla società: non ho attaccanti, bisogna darsi una mossa Milan, tentazione Modric. Maldini: «Non lo trattiamo, ma sarebbe perfetto»
SINGAPORE. Non è arrivato ancora ai livelli di furia dei tempi juventini, ma le acque per Antonio Conte in casa Inter sono tutt'altro che serene. Il mercato agita il tecnico nerazzurro, che non usa mezze misure e va dritto al punto per sottolineare il suo malessere alla vigilia della gara con il Manchester United (oggi alle 13,30 a Singapore). «Siamo in difficoltà, inutile nascondersi. Ci sono situazioni in entrata e in uscita importanti, siamo in ritardo». Parole dure, che rendono noto un fastidio di cui si vociferava da giorni. Molto ruota intorno a Romelu Lukaku, la principale richiesta del tecnico, che rimane in attesa di capire se l'Inter intende sborsando gli oltre 80 milioni richiesti dallo United. Senza dimenticare i casi Icardi e Nainggolan, che restano un problema. Così si arriva alla conferenza in cui Conte non si è trattenuto: vuole i rinforzi per avere una squadra competitiva e lottare davvero con la Juventus, i vari Lazaro e Sensi non bastano. «Io frustrato per Lukaku? Frustrato è una parola grossa. Mi piace, sarebbe importante per noi ma è un calciatore del Manchester United. Di sicuro non è facile giocare contro United e Juventus senza un attaccante, ma il mercato è aperto, vediamo cosa succederà», le parole del tecnico nerazzurro. Conte torna poi a ribattere sul tasto del ritardo, soprattutto per le operazioni in uscita. «Siamo in ritardo, qui non è uscito nessuno», l'attacco del tecnico. «C'è tanta strada da fare in salita, bisogna darsi una mossa, chi ha tempo non aspetti tempo. Ho parlato con la società, abbiamo la stessa visione e sono fiducioso». E poi l'ulteriore frecciata: «Le ambizioni restano elevate. Ma da una parte ci sono le parole, dall'altra i fatti». Frasi che mettono ulteriore pressione a Marotta e Ausilio. «La situazione Icardi è chiara, è fuori dal progetto dell'Inter», dice Conte. «Lo stesso vale per Nainggolan, è in tournée con noi ma non è cambiato nulla».
Il Milan aspetta i saldi ma sogna Modric. «Sarebbe perfetto ma non lo abbiamo mai trattato», il caustico slogan di Maldini, durante la conferenza di presentazione di Theo Hernandez (già a segno nell'amichevole pareggiata 1-1 contro il Novara) e Rade Krunic. Il dt rossonero resta cauto ma conosce bene l'ascendente di Zvone Boban sul Pallone d'Oro in carica, il quale si sarebbe preso del tempo per aprire ad un trasferimento a Milano. Maldini conferma di voler «affiancare giocatori di esperienza e già affermati a profili giovani e forti» (per Bennacer è fatta, annunci dopo la coppa d'Africa), ma nega che il club sia «in ritardo», nonostante la squadra con cui partirà oggi Giampaolo per gli Stati Uniti sia ancora un cantiere aperto e con pochi centrocampisti a disposizione. «Il mercato si chiude il 2 settembre», ricorda Maldini, «all’inizio i prezzi sono pieni mentre verso la fine i prezzi sono scontati. Noi vogliamo dare a Giampaolo una rosa completa il prima possibile ma non c'è fretta». Se in entrata prende quota il nome di Angel Correa (ma la valutazione di 50 milioni data dall'Atletico Madrid frena la trattativa), in uscita il primo indiziato è Suso: il suo agente, Alessandro Lucci, ha ormai fissa dimora a Casa Milan (presente anche oggi con il suo collaboratore Serginho) e l'interesse della Roma non è un segreto.
Angelo Caradonna
Il Milan aspetta i saldi ma sogna Modric. «Sarebbe perfetto ma non lo abbiamo mai trattato», il caustico slogan di Maldini, durante la conferenza di presentazione di Theo Hernandez (già a segno nell'amichevole pareggiata 1-1 contro il Novara) e Rade Krunic. Il dt rossonero resta cauto ma conosce bene l'ascendente di Zvone Boban sul Pallone d'Oro in carica, il quale si sarebbe preso del tempo per aprire ad un trasferimento a Milano. Maldini conferma di voler «affiancare giocatori di esperienza e già affermati a profili giovani e forti» (per Bennacer è fatta, annunci dopo la coppa d'Africa), ma nega che il club sia «in ritardo», nonostante la squadra con cui partirà oggi Giampaolo per gli Stati Uniti sia ancora un cantiere aperto e con pochi centrocampisti a disposizione. «Il mercato si chiude il 2 settembre», ricorda Maldini, «all’inizio i prezzi sono pieni mentre verso la fine i prezzi sono scontati. Noi vogliamo dare a Giampaolo una rosa completa il prima possibile ma non c'è fretta». Se in entrata prende quota il nome di Angel Correa (ma la valutazione di 50 milioni data dall'Atletico Madrid frena la trattativa), in uscita il primo indiziato è Suso: il suo agente, Alessandro Lucci, ha ormai fissa dimora a Casa Milan (presente anche oggi con il suo collaboratore Serginho) e l'interesse della Roma non è un segreto.
Angelo Caradonna