D’Addario Spinelli leader del campionato velocità 

A due tappe dalla fine ha la possibilità di mettere un altro titolo in bacheca per poi eventualmente l’anno prossimo spiccare il volo nella Moto3 Mondiale

CITTÀ SANT’ANGELO. La terra promessa si chiama MotoGp, il sogno nemmeno tanto nascosto di chi sale su una moto e comincia a correre. È anche l’ambizione di Nicholas D'Addario Spinelli, 18 anni, nato ad Atri, ma residente a Città Sant'Angelo. Oggi vive il suo presente nel campionato italiano velocità, ma ha già la mente rivolta al futuro, ben consapevole, però, che lo si guadagna a tappe, facendo un passo alla volta. Ecco perché nella testa del 18enne pilota angolano c’è solo il campionato che lo vede al comando dopo quattro delle sei tappe previste dal calendario. Il ragazzo ha talento, ha i motori nel Dna e lo dimostra ogni qualvolta entra sgasando in pista. A fine luglio Nicholas D’Addario Spinelli ha consolidato il suo primato vincendo le ultime due gare nella categoria Moto3 alla guida della Honda NSF 250 con il Team Oscar Performance di Domenico Cecchini. Il campionato è imperniato su sei tappe in ognuna delle quali sono previste due gare: una al sabato e una alla domenica. Restano da disputare le tappe del Mugello (a fine settembre) e di Vallelunga. D’Addario Spinelli è in vetta alla classifica del campionato italiano velocità non a caso. Alle spalle, infatti, ha un curriculum grazie al quale è attenzionato per un salto nella Moto3 del Mondiale nel 2020. Il pilota ha in bacheca già tre titoli: nel 2011 si è laureato campione europeo mini moto in Francia; nel 2013 è diventato campione europeo mini Gp in Slovenia e nel 2017 si è fregiato del titolo di campione italiano moto 3. Nel 2018 ha corso nel team di Gresini Racing (dove attualmente corre Iannone nella MotoGp ), vice campione italiano piazzandosi secondo in classifica generale. Queste credenziali rendono possibile il grande salto al quale il pilota aspira per mettere in mostra il suo talento su palcoscenici più prestigiosi. In questi anni ha mostrato anche una certa duttilità, cambiando sì team, ma dove ha corso ha sempre raccolto buoni risultati per sè e per la squadra. Le sue qualità non sono solo quelle del pilota, ha evidenziato una grande capacità di collaudatore per la messa a punto della moto. Un giovane pilota che oltre a far bene in pista deve fare altrettanto nella vita quotidiana durante la quale si allena in palestra tutti i giorni e senza dimenticare i suoi studi al liceo che porta avanti con buoni risultati.
È stato il papà Manolito a farlo appassionare ai motori, seguendo l’esempio del cugino Loris, pilota automobilistico. Aveva nove anni Nicholas quando appariva indirizzato al mondo dei kart. E proprio in occasione di un allenamento che è scoccata la scintilla per la moto. Sì, perché quel giorno è uscito di casa per andare a guidare un kart ed è tornato alla sera con la fissazione delle moto. Era accaduto che in pista aveva guidato una mini-moto di un amico. L’aveva fatto in maniera talmente impeccabile da raccogliere i complimenti dei tecnici. Da qui la passione per il mondo dei motori e delle due ruote. Da qui un percorso che di anno in anno è stato suffragato da ottimi risultati che hanno incoraggiato i sacrifici dei genitori e agevolato l’avvicinamento degli sponsor che lo sostengono. A quattro gare dalla fine del campionato italiano velocità l’obiettivo non può che essere la vittoria in modo tale da favorire il salto di qualità nella Moto3 del Mondiale. Uno step indispensabile per continuare a sognare di emulare le gesta del vastese Andrea Iannone, unico pilota abruzzese a vincere una gara della MotoGp.
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