L'esultanza di Mandzukic e Dybala

PALLA AL CENTRO

Dall'Inter alla Juve, tra sorprese e record

Che domenica! Un concentrato di emozioni forti. Una goduria per gli amanti del calcio, non solo quello italiano. Sul divano davanti al televisore non ci si annoia un attimo. E il prologo all’ora di pranzo è di quelli che rendono l’idea di quello che sarà. Dalla Champions al campionato è tutta un’altra Inter. Che crolla ai piedi di un’Atalanta spettacolare, abile a spezzare la serie di successi dei nerazzurri, desiderosi di eguagliare il record delle otto vittorie di fila della gestione Mourinho nella stagione 2008-2009. Niente da fare, la Beneamata si ferma e perde il secondo posto. Il pomeriggio inizia con la rinascita della Roma in campionato con Di Francesco che vince il derby abruzzese in panchina contro il doriano Marco Giampaolo. Poi, risorge anche l’Empoli: prima, con Andreazzoli, bello e incompiuto, ora, con Iachini in panchina, pratico e vincente. Conferme e sorprese. Addirittura le dimissioni di Ventura (due punti in quattro partite) dopo un pareggio casalingo contro il Bologna. Il tecnico che si è fatto pagare fino all’ultimo euro dalla federazione dopo l’eliminazione dai Mondiali getta la spugna e lascia il Chievo ultimo in classifica che gli aveva dato la possibilità di rientrare nel giro. Tremano le panchine di Genoa e Udinese. Il tempo della merenda che c’è il derby di Manchester. Guardiola contro Mourinho con un copione che non ammette sorprese nel finale. Vince Guardiola perché la capolista della Premier gioca meglio ed è più forte. Superiorità netta con Mourinho costretto a rimettere la mano in tasca dopo averla esibita mercoledì sera all’Allianz Stadium per portarsela all’orecchio e sottolineare il successo dell’United sulla Juve. La domenica a tutto calcio prosegue con Boca Junior-River Plate, il Superclasico valevole per la finale d’andata della Coppa Libertadores. Spettacolo e emozioni alla Bombonera: 2-2 e verdetto rinviato alla sfida di ritorno al Monumental. Da Buenos Aires a Milano: la rete di Mandzukic, il grande ex Higuain che si fa respingere il rigore da Szczesny, il raddoppio di Cristiano Ronaldo e l’espulsione del Pipita. Gode la Juventus: 34 punti in 12 partite, nessuno era mai arrivato così in alto in serie A. Solo il Napoli regge il passo della capolista.
@roccocoletti1.

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