Delusione Ingelsson  Galano fa scena muta 

La difesa non convince, Machìn, Memushaj e Brunori positivi

5,5 kastrati. Non è fortunato. Ha ben poco da rimproverarsi, ma l’albanese, all’esordio stagionale tra i pali al posto dell’infortunato Fiorillo, incassa due gol su altrettanti tiri in porta fatti registrare dallo Spezia nell’arco dei 90 minuti di gioco.
5,5 drudi. Nell’azione del pareggio spezzino non convince più di tanto. Discreto primo tempo, meno il secondo in cui il pacchetto arretrato viene messo sotto pressione.
5,5 campagnaro. Nel primo tempo perde un pallone in fase di impostazione commettendo un errore che non è da lui; nella ripresa va un po’ in affanno, malgrado metta una pezza sull’1-2 su un contropiede che Gudjohnsen sta per finalizzare. Ha abituato a ben altre prestazioni.
5,5 scognamiglio. Va a corrente alternata come il resto della squadra.
5,5 zappa. Nel primo tempo è molto “alto” interpretando meglio il ruolo di esterno con tre difensori alle spalle; nel secondo si “abbassa” troppo laddove gli spezzini cercano di sfondare sulla sua fascia. Mai convincente in un pomeriggio di sofferenza.
6 busellato. Corre e lotta con il coltello tra i denti. Non molla di un centimetro e alla fine del primo tempo ha a disposizione anche il pallone che potrebbe stendere al tappeto lo Spezia.
5 ingelsson (dal 17’ st). Lo svedesino (arrivato in prestito dall’Udinese) continua a non ingranare. Colpevole sulla rete dell’1-2. Dovrebbe marcare Gudjohnsen sul calcio d’angolo, invece si limita a guardare lo stacco aereo dell’islandese che trafigge Kastrati. In mezzora non fa vedere niente che possa far immaginare un futuro luminoso.
6 memushaj. Fin quando i polmoni dell’albanese reggono la squadra riesce a fronteggiare il palleggio degli avversari. Nel primo tempo è lui che detta legge, trovando valide spalle negli esterni che dettano il passaggio.
6 machìn. C’è lo stato maggiore del Parma (il presidente Pizzarotti e il ds Faggiano), proprietario del suo cartellino, in tribuna e lui chiarisce, qualora ce ne fosse bisogno, che ha un tasso tecnico superiore alla media della squadra. Lo dimostra nell’azione del gol e quando la squadra lo supporta e gli dà la possibilità di mettersi in evidenza. Anche lui non bene nella ripresa.
5,5 masciangelo. Anche lui manca di continuità. Meglio nel primo che nel secondo tempo.
5 galano. Fa scena muta il Robben della Puglia. Qualche giocata iniziale, poi scompare dal vivo del gioco. Si nasconde nel momento in cui la squadra avrebbe bisogno delle sue giocate.
6 brunori. Al di là del fatto che lui il gol l’ha segnato - se poi l’arbitro Massimi di Termoli non l’ha convalidato è un problema suo - partecipa con assiduità al gioco della squadra, ripiegando spesso. Alla fine Scuffet si salva da una sua conclusione con i piedi.