Di Fabio: Amatori, non faremo la serie B 

Il patron rinuncia alla wild card: «Non mi interessano altri campionati. Deluso da tutti, svolgeremo solo attività giovanile»

PESCARA. «La wild card per partecipare alla serie B non mi interessa. Non voglio regalare a pochi quello che in molti non meritano. Ho vinto la B e volevo fare l’A2. Altri campionati non mi interessano. Allo stato attuale continueremo con l’attività giovanile». Dall’euforia di una storica promozione conquistata sul campo alla doccia gelata dell’esclusione dal campionato di A2 dopo il parere negativo della Comtec. E ora il rischio concreto di non veder partecipare l’Amatori Pescara a nessun campionato senior nella prossima stagione. Carlo Di Fabio, presidente dell’Amatori, è deluso, stanco, e ferito dalle critiche ricevute negli ultimi giorni. Ieri mattina il patron, di sua iniziativa, senza la presenza degli altri dirigenti della società, ha convocato una conferenza stampa «per salvaguardare la mia immagine dopo essere stato macellato sui social e insultato per strada». Al suo fianco il presidente regionale della Fip, Francesco Di Girolamo.
I motivi dell’esclusione. «Siamo stati esclusi dall’A2 per incongruenze amministrative pregresse altrui non riconducibili a questa gestione e non di ordine contabile e finanziario», chiarisce Di Fabio. «Ci sarebbe tanto da dire sulle modalità dell’operatività della Comtec e tanto da contestare, ma ho promesso di non fare polemiche. Non abbiamo presentato ricorso perché c’era ben poco da fare. Rispettiamo la sentenza. È stato un fulmine a ciel sereno, altrimenti non avremmo fatto i salti mortali per ottemperare ai 140mila euro per l’iscrizione. Non potevamo preventivare quello che è successo». «L’iscrizione è stata fatta in maniera regolare», conferma il presidente regionale della Fip, Di Girolamo, «ma sono emerse incongruenze amministrative pregresse che hanno portato all’esclusione. Incongruenze insormontabili. Il ricorso non avrebbe cambiato la decisione del consiglio federale. In serie A ci sono valutazioni più approfondite della Comtec rispetto alla B. Paradossalmente, se l’Amatori non fosse stata promossa, queste problematiche non sarebbero state evidenziate».
No alla wild card. La federazione aveva offerto all’Amatori la wild card per partecipare alla serie B nel girone con squadre campane e laziali, ma la proposta non è stata accolta. «Ho rifiutato, non mi interessa», spiega Di Fabio. «Non ci sono le condizioni per fare la B e non ho nemmeno voglia». «Al momento la società è ammessa alla Promozione», dice Di Girolamo, ma i campionati agonistici non interessano a Di Fabio. «E non penso che gli altri dirigenti abbiano in mente qualcosa di diverso perché tra me e loro c’è unità d’intenti. Continueremo con l’attività giovanile, poi tra qualche anno potrebbe rinascere qualcosa di bello».
«Dalla città zero aiuti». Di Fabio rivendica gli sforzi fatti negli anni e si toglie qualche sassolino dalle scarpe. «In un mese, con la serie A in tasca, abbiamo ricevuto zero dal tessuto imprenditoriale della città. In questi anni abbiamo ottenuto risultati eccezionali, direi borderline per quello che la piazza e i tifosi hanno dato e meritato. Senza nemmeno conoscere le motivazioni dell’esclusione, sono stato massacrato. Non me lo meritavo. Evidentemente non sono stato bravo a trasmettere all’esterno la passione e l’amore che ho dato per l’Amatori. Questo mio malessere sarà difficilmente digeribile. Sono arrabbiato. Ho dato tanto e ricevuto poco». E ancora: «Ho sentito parlare di carriere rovinate, di tifosi che hanno disperso i loro sacrifici. Non mi sento in colpa nei confronti di nessuno. Il campionato è stato vinto dalla società, non da qualcuno che si crede talmente bravo. Chi è stata danneggiata è l’Amatori. Io non potevo fare diversamente da quello che ho fatto».
Qualcuno tra i tifosi presenti nella sala consiliare della Provincia si avvicina a Di Fabio, chiedendogli di andare avanti e di non disperdere l’entusiasmo per la palla a spicchi che si è ricreato a Pescara. Ma Di Fabio non si sbilancia. «Con il morto ancora caldo, è prematuro parlare del mio futuro. Mi ritiro nelle mie attività e negli affetti. Per la pallacanestro se ne riparlerà. Allo stato attuale, l’Amatori continuerà con l’attività giovanile». Rinunciando anche alla B e alla Promozione. «Con una società di Pescara possiamo arrivare fino a un campionato di C Silver o Gold», conclude Di Girolamo. «Siamo già notevolmente in ritardo ma, con l’intervento delle istituzioni, se c’è qualche imprenditore interessato, possiamo cercare di ottenere qualcosa».
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