Di Martino, un arbitro predestinato

Ecco chi è il “fischietto” di Giulianova promosso in serie B a soli 28 anni

La nuova stella del mondo arbitrale abruzzese è Antonio Di Martino, 29 anni da compiere a dicembre, giuliese, promosso nella Can B dopo quattro anni di Lega Pro. Un salto di categoria che era nell’aria, visto che ci era andato già vicino la scorsa estate e che nell’ultima stagione ha fatto registrare un rendimento lusinghiero. Ha tutto per essere considerato un predestinato Di Martino, visto che la giovane età lascia immaginare una carriera ancor più luminosa. E’ un fuori corso a Scienze delle Comunicazioni, a Teramo; in bacheca c’è un diploma di grafica pubblicitaria, a Pescara, conseguito all’istituto d’arte Bellisario. Gli studi sì, ma, soprattutto, il fischietto. Una passione nata per caso. E’ stato un vicino di casa, a Giulianova, a portarlo nella sezione Aia di Teramo. Un osservatore arbitrale che lo ha avvicinato a un mondo che ben presto è diventato suo. Esattamente nel 2003, quando ha messo in bocca per la prima volta un fischietto e ha arbitrato una partita del campionato Giovanissimi, Ancarano-Villa Rosa. Buono l’approccio, buone le sensazioni dei dirigenti della sezione Aia di Teramo che l’hanno incoraggiato verso un cammino che lo ha portato quattro anni fa all’esordio in Lega Pro: settembre 2012, Campobasso Hinterreggio. Giudizi buoni, un’esclation di consensi fino a Pisa-Foggia, la finale play off della Lega Pro dello scorso mese di giugno. In pratica, l’annuncio della promozione: di solito, chi viene designato per le finali va in serie B se non fa grossi danni. E così è stato per Di Martino. In questi anni è stato l’arbitro teramano Giampaolo Calvarese a prenderlo sotto la sua ala protettiva, a dispensargli consigli e a guidarne la maturazione. I due sono amici: uno, Calvarese, in serie A e l’altro, Di Martino, in B. Che lontano dai libri e dai campi di allenamento aiuta la famiglia nel ristorante sul lungomare di Giulianova. Lo descrivono come uno che ama curare il proprio fisico e che ha in testa solo il fischietto con tutto ciò che ne consegue. Un perfezionista, uno sul quale puntare per il futuro. Toccherà al designatore Domenico Messina forgiarlo e prepararlo a un altro grande salto. Sì, perché Di Martino agli occhi di tutti è un predestinato.

@roccocoletti1

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