Il difensore biancazzurro Mirko Drudi, 32 anni

TURNO INFRASETTIMANALE AL TOMBOLATO

Drudi: Pescara, ora miglioriamo in difesa 

Biancazzurri senza sosta dopo il pari con l’Entella, in campo a Cittadella

PESCARA. Non c’è tempo per respirare. Domani sera c’è il turno infrasettimanale e il Pescara è atteso dall’insidiosa trasferta a Cittadella (ore 21). Pur non brillando, due giorni fa contro l’Entella il Delfino ha messo in vetrina di nuovo compattezza, organizzazione e voglia di reagire. Alla fine, soprattutto grazie a un secondo tempo convincente, è arrivato il pareggio, un risultato accolto con soddisfazione da quasi tutti i biancazzurri. Unica voce un po’ fuori dal coro, quella di Ledian Memushaj, sempre più anima del Pescara. «C'è tanto rammarico perché volevamo vincere», le parole a fine partita dell’autore della rete dell’1-1, «potevamo fare qualcosa di più».
Il 32enne albanese ha segnato il suo primo gol stagionale con una punizione deliziosa e, come accaduto nelle sfide precedenti, nella ripresa è cresciuto molto prendendo per mano la squadra. Domani al Tombolato giocherà la sua 100ª partita in serie B con la maglia del Delfino (153ª in totale). Grazie alla presenza con l’Entella, il guerriero di Valona è salito a quota 152 gettoni staccando Antonio Balzano (fermo a 151). Nella rosa attuale davanti a lui è rimasto solo Vincenzo Fiorillo, che ha difeso la porta del Delfino 160 volte. All’orizzonte la sfida con il Cittadella, vera e propria bestia nera di Memushaj (5 incroci, 4 sconfitte e un pareggio) e del Pescara. Negli ultimi tre campionati di B (’14-15, ’17-18 e 18-19), i biancazzurri hanno racimolato un solo punto in sei match: 5 sconfitte e un pareggio tornando a casa sempre a mani vuote nei tre recenti confronti disputati al Tombolato.
La carica dell’ex. A Cosenza è entrato al posto di Hugo Campagnaro poco prima dell’intervallo, invece sabato Mirko Drudi ha avuto la prima chance da titolare al centro della difesa accanto a Gennaro Scognamiglio. E domani il 32enne di Cesena tornerà nello stadio che lo ha visto protagonista nella passata stagione. «Dovremo stare attenti», le parole dell’ex Cittadella, «loro sono forti, anche se hanno avuto qualche difficoltà in queste prime gare. So come lavora Venturato e di certo sarà una sfida durissima. Consigli a Zauri? Non credo che ne abbia bisogno, sa già cosa fare».
Ogni anno il Cittadella sforna talenti e rilancia calciatori disputando ottimi tornei. «C’è un ambiente particolare, si lavora con serenità», spiega Drudi, «poi ci sono un direttore sportivo (Stefano Marchetti, ndc) che è un fenomeno e un allenatore molto bravo». Al Tombolato si affronteranno la seconda (Pescara, 7 gol presi) e la terza (Cittadella, 8 reti subite) peggior difesa del torneo. «Sono troppi, ma stiamo lavorando molto e i miglioramenti già si vedono. L’anno scorso a Cittadella, abbiamo avuto la seconda migliore difesa della B e siamo arrivati a un passo dalla serie A».
Finale mancata. Nel torneo 2018-2019 il Cittadella ha sfiorato la promozione perdendo la finalissima play off contro il Verona. I granata avevano chiuso la stagione regolare al settimo posto e dopo aver eliminato lo Spezia nel turno preliminare hanno compiuto l’impresa facendo fuori il Benevento in semifinale. Nell’ultimo atto, all’undici di Roberto Venturato non è bastata la vittoria per 2-0 in casa nel match di andata. In quello di ritorno, infatti, il Verona di Alfredo Aglietti ha ribaltato il punteggio vincendo con un netto 3-0. In semifinale gli scaligeri avevano avuto la meglio sul Delfino, che dopo lo 0-0 del Bentegodi, si è fatto beffare all’Adriatico. Sarebbe stato sufficiente non perdere per andare in finale, invece un rigore di Samuel Di Carmine ha consegnato ai gialloblù il salto di categoria spegnendo le ambizioni del Pescara di Bepi Pillon.

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