La disperazione di Koulibaly dopo l'autogol con la Juventus

PALLA AL CENTRO

E' già Juventus-Inter, ma niente sentenze

Stasera chiude il calciomercato e da domani la serie A avrà un volto definitivo. Non sarà l’ultimo giorno di trattative a modificare gli equilibri e i valori di un campionato iniziato all’insegna delle bollicine con gol ed emozioni su tutti i campi. Attenzione a chi fa propaganda enfatizzando il nuovo vento del calcio spettacolo. Accade così tutti gli anni, in avvio. È ancora calcio d’estate. Tra un paio di settimane, dopo la sosta per le nazionali, la musica presumibilmente cambierà. E anche lo 0-0 avrà una sua dignità. Ci vorrà tempo per capire se i ritorni di Sarri e Conte hanno imposto una svolta giochista al calcio italiano. Non possono essere 180’ di gioco a far gridare al cambio di mentalità. Bastano, però, per vedere una classifica in cui svettano Juventus e Inter, insieme al Torino. Il primato dei bianconeri è un po’ casuale come l’autogol di Koulibaly sabato sera, quello che ha permesso di schienare il Napoli. L’Inter a punteggio pieno, invece, è il frutto del nuovo corso targato Conte: convincente il 4-0 al Lecce, concreto il 2-1 di Cagliari. Non lasciare nulla per strada è indispensabile per poter compiere alla lunga il salto di qualità richiesto all’ex ct azzurro chiamato a sostituire Spalletti. E la partenza lascia ben sperare. Non scherza nemmeno il Torino capace di battere l’Atalanta a domicilio. Due partite sono poche per dare giudizi, men che meno sentenze. Però, la Juve che si fa rimontare tre gol in pochi minuti induce alla riflessione: roba del genere sarebbe stata impensabile negli otto anni in cui la difesa è stata il perno con cui Conte e Allegri hanno dominato la scena. Alla ripresa, dopo la sosta, ci sarà un Fiorentina-Juve che potrebbe delineare le sensazioni più concrete. Da applausi il Parma del pescarese D’Aversa che va a vincere a Udine dopo aver tenuto testa alla Juventus. Male, invece, Eusebio Di Francesco che dopo l’esordio da dimenticare contro la Lazio è stato demolito, insieme alla Sampdoria, dai gol di Domenico Berardi, il talento che lui stesso ha lanciato quando era alla guida del Sassuolo. Ancora da decifrare il Milan di Giampaolo che, comunque, ha messo un successo nel carniere in attesa di tempi migliori. Ora una domenica di stop; poi si ricomincerà e con l’entrata in scena della Champions sarà tutto un altro campionato.
@roccocoletti1.

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