SERIE B

Epifani, la nuova scommessa del club è un pescarese doc 

L’allenatore della Primavera ha la grande occasione come i suoi predecessori Oddo, Bucchi e Di Francesco  

PESCARA. Massimo Epifani, pescarese doc, 44 anni da compiere il prossimo 19 ottobre, ex centrocampista cresciuto nelle giovanili biancazzurre, è il successore di Zdenek Zeman. Sposato con Manuela, ha due figli, Giulia, 15 anni, e Matteo, 12, e ha iniziato a giocare a calcio da bambino nelle Najadi per poi entrare presto nel vivaio del Delfino. Ha debuttato in serie A nel 1993, a 18 anni, grazie al compianto Vincenzo Zucchini (allora tecnico del Pescara) allo stadio Adriatico nel match contro il Parma. In totale 21 presenze tra A, B e coppa Italia col Delfino, poi una lunga carriera in serie C con le maglie di Chieti, Teramo, Foggia, Gubbio, Rimini, Giulianova, Grosseto, Legnano, Val di Sangro e Miglianico, dove ha dato l’addio al calcio giocato nel 2011.
Proprio nel club gialloblù la prima esperienza in panchina nel 2011-12 e nel 2013 passa al San Nicolò vincendo un campionato di Eccellenza e raggiungendo ottimi piazzamenti in serie D. Amante del 4-2-3-1, a differenza di Zdenek Zeman, non è legato a un unico sistema di gioco, come ha dimostrato finora alla guida della Primavera, schierata spesso col 4-3-3, ma anche con il 3-5-2 (e altri moduli), cercando sempre di sfruttare al meglio le caratteristiche dei giocatori. Dopo un avvio stentato, la sua ormai ex squadra ha iniziato a ottenere risultati positivi e scalare posizioni. Ora la Primavera, dopo aver battuto la capolista Cagliari nell’ultimo turno, staziona a centroclassifica a quota 26 punti.
Allievo di Ettore Donati, suo allenatore dai tempi del Chieti, Epifani chiede alle sue squadre aggressività, organizzazione e, soprattutto, mentalità offensiva.
Dunque, il 43enne pescarese passa dalla Primavera alla prima squadra sperando di ripercorrere le orme dei suoi predecessori. Ormai la mossa di portare su un tecnico delle giovanili è diventata una costante della gestione Sebastiani. Il primo è stato Di Francesco, che a gennaio 2010 è subentrato ad Cuccureddu riuscendo nell’impresa di condurre la squadra in B attraverso i play off. Il secondo tecnico promosso in prima squadra è Bucchi che nella stagione 2012-13 guidava la Primavera biancazzurra. A marzo del 2013, Sebastiani ha deciso di esonerare Bergodi affidando la panchina a Bucchi che però non è riuscito a risollevare la squadra allenata da Stroppa nelle prime 13 giornate di campionato. Poi Bucchi ha guidato la Maceratese in C, il Perugia in B e fino a qualche settimana fa, il Sassuolo in A. Il terzo lanciato tra i “grandi” è stato Oddo che il 16 maggio di tre anni fa, all’ultima giornata del torneo di B 2015-16, ha preso il posto di Baroni sfiorando la promozione in A (i biancazzurri hanno perso la finale play off contro il Bologna). Ora tocca a Epifani sfruttare la chance che sembra essere diventata una preziosa rampa di lancio verso le categorie prestigiose del calcio italiano.
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