Fischi a San Siro, Milan bloccato dall’Aek 

Il Diavolo male anche in Coppa, Montella rischia. Lazio ok a Nizza, Milinkovic ribalta Balotelli. Vola l’Atalanta: 3-1 all’Apollon

MILANO. Il Milan compie un mezzo passo falso in Europa League e Montella sciupa uno dei bonus rimasti dopo un disastroso inizio di campionato. Sull'allenatore non pende un ultimatum ma poco ci manca. «Ognuno di noi ha un tempo nella vita», ha chiarito Mirabelli poco prima dello scialbo pareggio senza reti con l'Aek Atene. Fra un primo tempo da dimenticare e un secondo appena sufficiente, per i rossoneri non c'è stata la reazione attesa dopo il derby perso, tanto che sono arrivati i primi fischi stagionali dal pubblico rossonero (circa 21mila inclusi i quasi tremila tifosi greci), per una squadra ancora senza identità, che mostra le prime crepe. I sedicesimi di Europa League non sono in pericolo ma per fare strada serve di più. Anestis ha salvato più volte il risultato, soprattutto nel finale, ma è legittimo aspettarsi di più dal Milan contro avversari con una rosa che vale un decimo di quella rossonera. «Questo è un gruppo forte, deve diventare presto squadra», ha detto prima della partita Mirabelli, che ha seguito nervosamente la partita poco distante dalla panchina. Il salto di qualità non è arrivato. Usando la metafora scelta da Montella alla vigilia, la squadra è scesa in campo con l'abito sbagliato. Ad esempio Suso mediano, al fianco di Calhanoglu e Bonaventura in un centrocampo che ha faticato a verticalizzare. E continua a essere un rebus André Silva, fin qui cecchino in Europa, quasi mai un fattore al fianco di Cutrone, senza dubbio il migliore in campo. Nel complesso il Milan controlla il possesso palla, tira tanto ma con poche azioni di qualità, frutto di tentativi individuali. I greci pensano soprattutto a difendersi. Tanto che il primo tiro del Milan arriva dopo 29', un colpo di testa di Cutrone. Poco o nulla cambia per buona parte della ripresa, con i giocatori di Montella, propensi più a dialogare in orizzontale che ad attaccare la porta. André Silva sciupa due occasioni e al 17' esce, sostituito da Kalinic, che in pochi minuti mostra di avere un'intesa migliore con Cutrone: al 24' il croato trova il giovane attaccante, a cui solo una bella parata di Anestis leva la gioia del gol. Non arriva la scossa con gli inserimenti di Kessie per Bonaventura e Borini per Suso, e al 40' anche l'Aek ha la sua chance per vincere, ma Donnarumma sventa la punizione di Bakasetas. E sul Milan piovono fischi.
Nizza-Lazio. I biancocelesti battono il Nizza grazie alle reti di Caicedo e Milinkovic-Savic (doppietta), che firmano la rimonta dopo il vantaggio francese targato Balotelli, e ipotecano la qualificazione ai sedicesimi. Dopo la gara Immobile ha svelato il contenuto del colloquio con Balotelli immortalato dalle telecamere. «Cosa ci siamo detti? Mario mi ha chiesto come va in Nazionale, mi ha detto che fa il tifo per noi e spera che l’Italia si qualifichi al Mondiale».
Atalanta-Apollon. Per l'Atalanta in Europa League è sempre festa grande. L'undici di Gasperini fa un sol boccone (3-1) del coriaceo Apollon Limassol confermandosi in vetta al gruppo E. Apre le marcature Ilicic dopo 12’, ma a sorpresa al 14’ st arriva il pari dell’Apollon con Schembri di testa. Il sogno dei ciprioti dura poco e in due minuti (19’ st e 21’ st) sono Petagna e Freuler a togliere quasi subito le castagne dal fuoco regalando il successo ai nerazzurri.