Guanto Rosa, sorprende la Scopece

Roseto, al primo torneo nazionale delusione per le quattro abruzzesi

ROSETO. E’ calato ieri il sipario sulla prima edizione del ‘Guanto Rosa’, il torneo di pugilato femminile che ha visto sfidarsi le migliori boxeuse del movimento pugilistico nazionale.

Molte le conferme giunte dal ring allestito nel villaggio turistico ‘Lido d’Abruzzo’, anche se non sono mancate piacevoli sorprese.

Tra queste la vittoria di Ilaria Scopece (Pugilistica Ottavio Tazzi di Milano) nella categoria dei 51 chilogrammi, la quale ha avuto ragione in finale della favorita Francesca Grubbisich (Boxe Trastevere), già campionessa agli Universitari di quest’anno.

Vittoria anche per Alessandra Manfredini sulla più titolata Eva Magno, campionessa universitaria negli ultimi due anni. Un capitolo a parte va dedicato alla neo-mamma Annunziata Patti (69 kg), il cui incontro vittorioso contro Silvia Bortot è stato anticipato per consentirle di allattare la bimba che aspettava a bordo ring.

Più scontati i successi per Michela Braga (57 kg Celano boxe Genova), campionessa universitaria in carica per la categoria, su Francesca Pietrolungo. Stesso discorso per Romina Marenda (60 kg cs Esercito), campionessa italiana in carica e nazionale azzurra che ha battuto Dorota Kusiak; così come per Sara Corazza (64 kg Boxe Costantino), campionessa d’Italia della categoria che ha avuto la meglio su Laura Passatore.

Alla competizione hanno preso parte 47 atlete provenienti da tutta Italia. Quattro le abruzzesi in gara, e cioè: Loredana Massimiani, Diletta Cipollone, Lisa Mattioli e Alessia D’Addario. Le prime tre non sono andate più in là della prima fase, mentre la D’Addario ha dato filo da torcere in semifinale alla mamma-pugile Patti, poi laureata campione d’Italia.

«Il pugilato femminile, in continuo divenire, ha dato la sua più alta testimonianza con espressioni di eleganza e di bellezza anche estetica ai Giochi Olimpici di Londra 2012 dove ha fatto il suo esordio» è il commento del consigliere federale Fpi Giuseppe Di Gaetano «il livello delle prestazioni tecniche e agonistiche è oramai simile a quella degli uomini ed è diventata una realtà indiscutibile a livello mondiale che va a colmare un divario storico con gli uomini che francamente era diventato anacronistico».

Positivo anche il commento di Nino Benvenuti, indimenticato campione del passato, presente ieri a Roseto in qualità di commentatori Rai. «Sono rimasto favorevolmente impressionato» dice Benvenuti «perché ho visto un pugilato ragionato e non eccessivamente aggressivo, il che è frutto di intelligenza».

Federico Centola

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