Iachini: «Teramo, sarà rivoluzione» 

Il patron: «Squadra da rifondare, Iaconi la marcia in più»

TERAMO. Bisognerà pazientare ancora un po' per ufficializzare il nuovo allenatore del Teramo. Due i motivi che stanno causando il prolungarsi dell'attesa: Bruno Tedino, il profilo scelto dal dg Andrea Iaconi e dal ds Sandro Federico, deve prima chiudere il suo rapporto con il Palermo (a scadenza il 30 giugno) mentre Agenore Maurizi, sotto contratto con il Diavolo fino al 2021, deve trovare un accordo per separarsi dai biancorossi.
Si lavora, dunque, per fare andare al loro posto tutti i tasselli, ma allo stesso tempo la dirigenza sta già pianificando le linee guida del prossimo anno. Sono giorni intensi per il neo presidente Franco Iachini, che giovedì ha rilevato il club da Campitelli dopo aver preso la gestione del Bonolis da Cantagalli.
Iachini è ambizioso su tutti i fronti e vuole rendere il Teramo una società-modello. Con il sogno di centrare il salto in serie B nel più breve tempo possibile. «Ci sono tantissime cose da fare», dice al Centro il 55enne imprenditore teramano, «perchè bisogna coordinare non solo l'allestimento della squadra ma anche l'attività dello stadio, dove presto partiranno i lavori e per il quale andranno ideate delle iniziative ad hoc per sfruttarlo al meglio al di là del calcio. L'impianto di Piano d'Accio è un business da sviluppare. E' un punto fondamentale del mio progetto. Doteremo il Bonolis di un nuovo manto in erba sintetica pura e all'avanguardia, in grado di garantire prestazioni top e già utilizzato sia in Champions League che negli stadi più importanti del nord Europa. Il campo sarà un fiore all'occhiello della nostra squadra e faremo leva anche sulla tecnologia. Se c'è da spendere qualcosa in più per il manto lo faremo, con l'ambizione di renderlo fruibile per organizzarci degli spettacoli. La squadra? Sarà totalmente rivoluzionata», risponde Iachini, «e lo stesso si può dire per l'organizzazione del Teramo, che avrà un'impronta aziendalistica e verticistica. Chi comanda, in un'azienda, è la proprietà. Su questo non ci passo sopra. Sono abituato a lavorare così. In tanti vogliono entrare in questo team perchè si respira un'aria di vittoria e c'è tanto entusiasmo».
Il patron biancorosso "incorona" Andrea Iaconi, l'esperto dirigente che svolgerà il compito di direttore generale e supervisore tecnico: «Iaconi è il punto di riferimento più importante del Teramo. L'ho scelto tramite i consigli del mio amico Fabrizio Acronzio (avvocato ed ex arbitro, ndc). Andrea non voleva rientrare nel calcio, ma ha visto in me un entusiasmo contagioso e i progetti, poi, lo hanno convinto ad accettare. Gli ho esposto il mio intento di avere uno stadio di proprietà e di rilanciare alla grande il settore giovanile. Creeremo un centro sportivo per ragazzi», annuncia Iachini, «e individueremo, insieme all'amministrazione comunale, il posto giusto dove farlo nascere». Questione-allenatore. Iachini, per adesso, non si sbilancia: «Non è ancora definito nulla. Tedino è un nome su cui stiamo assolutamente ragionando, ma è legato al Palermo fino al 30 giugno e noi abbiamo un allenatore (Maurizi, ndc) sotto contratto. Le cose si devono fare bene e vanno ufficializzate solo quando ci sono le firme. Aspettiamo».
Per quanto riguarda la sede del ritiro estivo, il Teramo non dovrebbe più andare a Rivisondoli. A tal proposito Iachini sottolinea: «Abbiamo fatto un sopralluogo e sono emersi dei problemi al campo di Rivisondoli. Stiamo perciò vagliando altre location e stiamo aspettando anche delle risposte dal nord. Tra le alternative individuate c'è Celano, che ha un ottimo campo e ha il gradimento sia di Iaconi che del ds Federico. Nei prossimi giorni prenderemo una decisione. Ridefiniremo, tra l'altro, le date del ritiro».
Gaetano Lombardino
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