Bepi Pillon

I NUMERI DEL GIRONE DI ANDATA

Il bel cammino del Pescara: nelle prime 18 gare solo Zeman meglio di Pillon 

Il record nella storia è del boemo: 33 punti nel 2011-12, uno in più rispetto alla squadra attuale e a quella della prima promozione in A con Cadè (’76-77)

PESCARA. A un passo da uno storico record. Dopo le prime 18 gare di campionato il Pescara di Bepi Pillon è secondo in classifica con 32 punti (insieme al Brescia) a cinque lunghezze di distanza dalla capolista Palermo. Nei 37 tornei cadetti disputati dal Delfino, solo un allenatore è riuscito ad avere un rendimento migliore alla 18ª giornata: Zdenek Zeman. Nel 2011-12, la corazzata guidata dal tecnico boemo aveva 33 punti, uno in più rispetto al Pescara attuale e a quello di Giancarlo Cadè, il tecnico che nel 1976-77 portò i biancazzurri in A per la prima volta. Ovviamente i calcoli sono stati effettuati dando 3 punti in caso di vittoria (prima ne venivano assegnati 2).

Zdenek Zeman
Alla fine del torneo 2011-12, Verratti, Immobile, Insigne e compagni conquistarono la promozione nella massima serie chiudendo il campionato in prima posizione in compagnia del Torino, ma la coppa Ali della Vittoria (trofeo assegnato al club vincitore del torneo cadetto) andò ai biancazzurri grazie alla differenza reti. Dopo 18 partite, il Pescara aveva già realizzato 38 reti (27 quelle subite), poi concluse la stagione con 90 gol all’attivo e 55 incassati. Finora l’undici di Pillon ne ha fatti 29 (23 presi), però l’allenatore di Preganziol nel prossimo turno avrà la possibilità di eguagliare il record di punti nella storia dei pescaresi in B dopo 19 gare che appartiene a Cadè. Il Delfino di Zeman, infatti, alla 19ª giornata perse 4-2 in trasferta contro il Torino, mentre quello di Cadè vinse 3-1 contro la Spal. Dunque, se il 20 gennaio all’Adriatico-Cornacchia i biancazzurri dovessero battere la Cremonese salirebbero a quota 35 punti, stesso rendimento del Delfino di Cadè nel ’76-77.
Anche Giovanni Galeone vinse la B nel 1986-87 da primo in classifica grazie alla migliore differenza reti rispetto al Pisa, che al termine del campionato si piazzò in testa insieme al Pescara con 44 punti. Dopo 18 gare, Gasperini, Pagano, Rebonato e compagni avevano 30 punti e alla 19ª vinsero 2-1 a Parma raggiungendo quota 33.
Tra i rendimenti migliori dei biancazzurri in serie B ci sono anche quelli di Delio Rossi nel ’96-97, Pasquale Marino nel 2013-14, Massimo Oddo nel 2015-16, tutti con 28 punti in 18 match, e Antonio Valentín Angelillo (27 punti nel ’78-79). Nella seconda promozione in A di Galeone, quella del 1991-92, il Pescara aveva 27 punti alla 18ª giornata e al termine della stagione arrivò al secondo posto alle spalle del Brescia.
L’undici di Pillon ha costruito il proprio cammino soprattutto nelle gare casalinghe. Il ruolino parla di 7 vittorie, un pareggio e una sconfitta contro il Cittadella. In totale, 22 punti in nove partite, solo il Brescia di Eugenio Corini ha avuto un trend superiore (23 punti, sette successi, due pari e nessuna sconfitta). Le Rondinelle e il Palermo sono le uniche due compagini imbattute tra le mura amiche. Diverso il discorso relativo al bottino delle partite in trasferta, dove comunque Pillon ha fatto un bel balzo vincendo (4-2) l’ultimo incontro del 2018 all’Arechi di Salerno. In 9 gare, il Pescara ha collezionato 10 punti (due successi, quattro pareggi e tre ko). Meglio del Delfino hanno fatto Palermo (18 punti), Lecce (15), Verona e Benevento (12), Cittadella e Carpi (11).
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