sei gol nel derby campano 

Il cannibale Mertens divora il Benevento

NAPOLI. Il ciclone Napoli si abbatte sul Benevento, in un derby campano a senso unico. E Maurizio Sarri lancia la sfida scudetto: «Il nostro obiettivo è sempre rivolto alla prossima partita, ma...

NAPOLI. Il ciclone Napoli si abbatte sul Benevento, in un derby campano a senso unico. E Maurizio Sarri lancia la sfida scudetto: «Il nostro obiettivo è sempre rivolto alla prossima partita, ma ammetto che possiamo puntare in alto, è cresciuta la consapevolezza rispetto al passato». Ora il Napoli punta in casa della Lazio a eguagliare le cinque vittorie consecutive in avvio di stagione ottenute da Maradona e compagni nel 1987/88. Sarri si gode l’iniezione di fiducia dopo il ko contro lo Shakhtar: «Volevo un approccio diverso», dice, «e i ragazzi hanno risposto bene». Il tecnico toscano si sofferma sui singoli, a partire da Mertens: «Non so se è paragonabile a grandi centravanti come Higuain e Lewandowski. Ha caratteristiche diverse, ma a livello di realizzazioni ormai lo considero uno dei più grandi al mondo. Hamsik è in ripresa ma deve fare ancora un po’ di strada. Volevo fargli battere il rigore, pensavo fosse solo a un gol dal record di Maradona ma quando mi han detto che non era così ho pensato fosse giusto far tirare Mertens, un animale assetato di gol». E proprio Mertens si è preso la scena: «Sappiamo che possiamo fare male agli avversari, anche se hanno studiato il nostro gioco, con lo Shakhtar non abbiamo giocato come sappiamo», commenta il belga, «penso a giocare bene per la squadra. Il rigore? Sarri dice sempre che siamo io o Jorginho che dobbiamo tirare, lui ha tirato quando c’erano la mamma e la sorella in tribuna, oggi non glieli potevo lasciare. Sarri aveva chiesto di far tirare Hamsik? Non ho sentito». Il tecnico del Benevento, Marco Baroni, è affranto: «Siamo usciti troppo presto dal match. Siamo in costruzione: abbiamo completato l’organico negli ultimi giorni di mercato».