Il Milan è sprecone, il Toro impone il pari 

Leonardo chiude a Ibrahimovic, si valuta l’affare Fabregas

MILANO. Tante occasioni e zero gol fra Milan e Torino, che fanno registrare il sesto pareggio di questa giornata di serie A ricca di colpi di scena all'ultimo respiro. In questo caso il finale è segnato da un grossolano errore di Cutrone davanti alla porta, dall'espulsione di Walter Mazzarri e, nel recupero, da un salvataggio di Djidji sulla linea, ultima di una serie di emozioni diluite al di là delle due prodezze di Donnarumma su Belotti, e della parata decisiva di Sirigu sullo stesso giovane attaccante rossonero, che gioca con la solita verve in una serata in cui è scarso il feeling con un deludente Higuain. Il presidente Cairo deve rinviare l'appuntamento con la sua prima vittoria contro i rossoneri, ma il suo Torino si conferma imbattuto in trasferta, con un approccio alla gara decisamente aggressivo e maturo. Così resta di 4 punti la distanza fra le due squadre e il Milan consolida il quarto posto approfittando però solo in parte dei pareggi di Lazio e Roma, le principali rivali per la corsa alla Champions, ora staccate di 1 e 5 lunghezze.
E la squadra di Gattuso dovrà smaltire in fretta la fatica: giovedì ad Atene con l'Olympiacos si gioca il passaggio ai sedicesimi di Europa League. Dopo l'omaggio di San Siro a Gigi Radice, che da calciatore o allenatore con entrambe le squadre ha scritto pagine indelebili del calcio italiano, la partita decolla in fretta con diverse occasioni da rete su ambo i fronti. Finisce in parità, giusto così.
«Eravamo consapevoli di giocare contro una squadra che poteva metterci in difficoltà», ha affermato l’allenatore del Milan Rino Gattuso a fine match, «abbiamo sofferto nei primi 15 minuti ma poi abbiamo fatto quello che dovevamo. Sono soddisfatto, perché il Torino è una squadra che ha dei valori; qualche mese fa questa partita l’avremmo persa». Poi ha aggiunto: «Di mercato non parlo, chiedete ai dirigenti, penso ad allenare chi ho a disposizione». E a proposito della prova sottotono di Higuain, il tecnico ha affermato: «Gonzalo non doveva nemmeno giocare. Se è sottotono è perché ha fastidio alla schiena: sta stringendo i denti, bisogna aspettarlo». Di mercato ha parlato il dirigente Leonardo: «Ibrahimovic non arriverà al Milan. Aveva dato la sua parola ai Los Angeles Galaxy, sarebbe rimasto se avessero soddisfatto le sue condizioni e lo hanno fatto. Sarebbe stata una storia bellissima perché avrebbe dato un peso importate alla squadra. Ci abbiamo pensato entrambi, ma non sarà possibile», il pensiero del dirigente di origine brasiliana, aggiungendo che «forse ci serve un centrocampista centrale per sostituire Biglia e un attaccante da affiancare a Higuain e Cutrone, vediamo se avremo l'opportunità di arrivare a questi obiettivi. Questa squadra ha bisogno di un pizzico di esperienza in più». E poi l’altro fronte caldo: «Fabregas? Ne abbiamo parlato, vediamo, non siamo ancora in una fase di affondo. Stiamo valutando le condizioni che pone il Chelsea e il giocatore».
Nel frattempo, è sbarcato in mattinata a Malpensa Lucas Paquetà, il nuovo acquisto del Milan che sarà tesserato a partire da gennaio. Sorridente, accompagnato dalla moglie, il talento brasiliano proveniente dal Flamengo, appena atterrato con un volo da Rio de Janeiro, davanti alle telecamere si è limitato a un saluto, spiegando di aver scelto il Milan «per la sua storia».
Angelo Caradonna