Il nuovo Milan di Pioli si fa riprendere due volte dal Lecce

MILANO. Una sventola mancina da fuori area di Calderoni, nel secondo di sei minuti di recupero, ha gelato il Milan e rovinato il debutto di Pioli in panchina. Il 2-2 finale con il Lecce, nel primo...

MILANO. Una sventola mancina da fuori area di Calderoni, nel secondo di sei minuti di recupero, ha gelato il Milan e rovinato il debutto di Pioli in panchina. Il 2-2 finale con il Lecce, nel primo tempo apparso non all'altezza della serie A, conferma che non sarà semplice per il nuovo allenatore rilanciare i rossoneri, incagliati a metà classifica a 6 punti dal quarto posto. Espulso nel finale, Liverani ha festeggiato in spogliatoio un punto d'oro, mentre San Siro fischiava i rossoneri, incapaci di trasformare in tre punti un'ora di dominio. Così si ridimensiona la serata di Calhanoglu, che al 20' ha segnato il vantaggio e a 9' dalla fine con una prodezza ha servito l'assist a Piatek (entrato dalla panchina e per la prima volta a segno su azione) per il gol che aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai 48mila in tribuna dopo il pari di Babacar.
Alla fine Calderoni ha mandato in visibilio i 4mila tifosi del Lecce e spento la luce del Milan, atteso da avversari ben più solidi, prima la trasferta con la Roma, poi Spal, Lazio, Juventus e Napoli. Dopo aver catechizzato la squadra durante il riscaldamento, Pioli viene accolto da applausi non particolarmente caldi dal pubblico di San Siro, che invece fischia sonoramente (anche la Curva Sud che poi resterà in silenzio per protesta) Suso, Piatek, Biglia, Kessie, Rodriguez, Borini e Antonio Donnarumma. Dopo aver abolito il ritiro prima della partita serale in casa, il nuovo allenatore prosegue la sua piccola rivoluzione in campo: cambia idea rispetto a qualche giorno fa, lascia Piatek fuori, e schiera titolare il giovane Leao, che Giampaolo due settimane fa aveva tenuto in panchina attirandosi l'ira della dirigenza; poi a centrocampo Pioli inverte Kessie (a sinistra pronto a coprire se Hernandez avanza) e Paquetà (a destra). Leao subito crea due pericoli nei primi due minuti, mentre Hernandez da sinistra infila di continuo gli avversari, frastornati e confusi, sotto gli occhi di un infuriato Liverani. Tutto questo però, sul piano del risultato, fa registrare un passo indietro dopo il successo di Genova. Dall’1-2 del Ferraris al 2-2 contro il Lecce.