Il Pescara spegne le radioline

Di Francesco: «Non voglio sapere cosa succede sugli altri campi»

PESCARA. Ha messo al bando i-pod e radioline. Ha tagliato i fili delle cuffie. «Pensiamo a vincere, piuttosto che ascoltare i risultati degli altri campi alla radio». Eusebio Di Francesco vuole isolare il suo Pescara da ogni tipo di distrazione.
I biancazzurri a Marcianise devono vincere e sperare nel pareggio tra Verona e Portogruaro per staccare il pass per la promozione in B, ma Per l’allenatore del Pescara conta prima la vittoria e poi semmai il risultato del Bentegodi. «Il mio pensiero va solo alla partita. Dobbiamo fare una gara tosta contro un squadra che sta attraversando un buon periodo di forma». Sì, ma è già salva. «Mi aspetto la stessa partita che abbiamo fatto contro il Potenza, una squadra già retrocessa ma che non ha regalato nulla come è giusto che sia. Nell’ultima mezz’ora i ragazzi non mi sono piaciuti, troppo distratti dai risultati degli altri campi, proprio per questo motivo preparerò la partita di Marcianise al meglio. Dobbiamo impegnarci di più rispetto alla gare fatte con Reggiana e Verona».

Concentrazione alta quindi, ma purtroppo non basterà solo vincere per andare in B. In queste ore il rammarico aumenta per aver lasciato qualche punto per strada durante la stagione. «Detesto guardare indietro e penso sempre a quello che deve arrivare», dice il tecnico. «Se dovessi scegliere di rigiocare una partita sceglierei quella di Foggia perché non meritavamo assolutamente di perdere, ci sono stati degli episodi che ci hanno penalizzato». E se il Pescara non andrà tra i cadetti domenica, ci saranno sempre i playoff. «Non voglio sentire pronunciare quella parola. La matematica non ancora ci condanna e siamo ancora in piena lotta. Pensiamo a vincere contro il Marcianise e poi guarderemo il risultato delle altre». Della serie: non succede, ma se dovesse succedere....

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