Pallanuoto

Il Pescara vola in A2: Messina al tappeto ed esplode la festa / Video

I biancazzurri vincono 11-7 gara tre dei play off e tornano in A dopo sei anni. Alle Naiadi mille tifosi in delirio, in tribuna anche Manuel Estiarte

PESCARA. È fatta, il Pescara della pallanuoto è di nuovo in serie A, sei anni dopo l'ultima volta. Un'emozione fortissima quella vissuta alle Naiadi, esplosa nel tuffo liberatorio al suono dell'ultima sirena che sancisce l'11-7 finale su Messina. Allenatore, accompagnatori, dirigenti, tutti uniti nell'abbraccio liberatorio che segna il via alla festa biancazzurra. Un trionfo atteso forse fin troppo tempo, cercato negli anni passati e sfuggito sul più bello. Questa volta no, i ragazzi di un commosso Francesco Mammarella hanno centrato l'obiettivo, coronando un campionato che li ha visti sempre protagonisti, tanto da chiudere al primo posto il girone di loro competenza.

Pescara Pallanuoto, festa alle Naiadi per la promozione in A2
Dopo sei anni i biancazzurri della Pescara Pallanuoto tornano in serie A per la gioia dei circa mille tifosi presenti alle Naiadi. La gioia di coach Mammarella: "Un'emozione fortissima, una vittoria dedicata a Gabriele Pomilio". (video di Adriano De Stephanis)

E poi la lotteria dei play off, con il vantaggio sì del fattore campo, ma la sconfitta di Messina che aveva rimesso tutto in discussione. La bella però, la partita senza appello, lascia poco spazio alle discussioni. In acqua i ragazzi hanno messo in pratica quello che l'allenatore aveva richiesto in settimana, tanta voglia, attenzione, fisicità e gioco di rimessa. Poi il pubblico ha fatto il resto, trascinando letteralmente i pescaresi dal primo all'ultimo secondo di gioco. Gli appelli lanciati durante questi lunghi e febbrili giorni non sono caduti nel vuoto. Più di mille persone hanno colorato di biancazzurro gli spalti del Palapallanuoto, con striscioni, sciarpe, magliette e tantissime bandiere distribuite prima dell'inizio del match. Il ritmo dei tamburi ha accompagnato il battimani di tutto il pubblico fino al coro finale "serie A, serie A", arrivato quando ormai nessuno avrebbe più potuto togliere la promozione ai pescaresi. E così, nei giorni in cui Pescara ha ricordato Gabriele Pomilio insieme ai ragazzi del 1987, davanti a Manuel Estiarte, anche lui presente in tribuna prima di scendere a complimentarsi negli spogliatoi, la squadra cittadina agguanta il ritorno in serie A2, forse il modo migliore per onorare quello che è stato e allo stesso tempo per provare a segnare un nuovo inizio per uno sport che alla città di Pescara ha dato davvero molto.

leggi anche: Il coach Mammarella: «Vittoria dedicata a Gabriele Pomilio» L'intervista a fine partita: un'emozione grandissima, i ragazzi meritavano di vivere un pomeriggio così

Il Messina ha provato a fare quello che ha potuto, prima di arrendersi alla forza dei padroni di casa e al nervosismo, scomodo compagno di avventura che alla fine costerà ai siciliani ben sei cartellini rossi, compreso quello sventolato all'allenatore Naccari. Giordano, Di Nardo e D'Aloisio incendiano l'ambiente in avvio, siglando un 3-0 immediatamente ristabilito dagli ospiti grazie ai centri di Aiello, Lanfranchi e De Francesco. Poi, il 4-3 con cui si chiude la prima frazione lo segna ancora D'Aloisio. L'equilibrio regna anche nel secondo parziale, concluso sul 2-1 per il Pescara grazie alle reti di Provenzano e D'Aloisio arrivate dopo il momentaneo pareggio di Balz.
Dopo l'intervallo lungo i ragazzi in calottina bianca piazzano il break decisivo, chiudendo il terzo parziale sul 3-0 per effetto dei gol messi a segno da Carlo Di Fulvio, Giordano e Di Nardo. L'ultimo tempo si gioca solo per onor di firma. Segna ancora Giordano, prima della rete del rientrante Giovanni Sarnicola, uno dei pilastri di questa squadra, assente da oltre due mesi per un problema alla spalla e rientrato proprio nell'occasione più bella.
Due gol di Blandino e quello di Cama sono solo tre gocce nella piscina che va colorandosi di biancazzurro. Gli ultimi secondi sono una passerella accompagnata dal countdown dei tifosi. Quindi tutti in acqua. La fine della partita segna anche l'inizio della festa. Giusta, voluta, meritata. Il Pescara della pallanuoto è di nuovo dove merita di stare.
Adriano De Stephanis
©RIPRODUZIONE RISERVATA.