Il segreto di Pettinari: «Gioco con continuità» 

La punta sale a quota 10 gol e supera il suo precedente record in carriera (9) stabilito nel 2014 a Crotone

PESCARA. Nelle prime tre giornate ha realizzato due triplette e ieri ha rischiato di portarsi di nuovo il pallone a casa. Contro la Pro Vercelli, oltre ad aver segnato una doppietta, Stefano Pettinari ha colpito una traversa con un colpo di testa. Comunque sia, l’attaccante romano può essere molto soddisfatto. Con le due reti di ieri è salito a quota 10 superando il suo precedente record in carriera (9) stabilito con il Crotone nel 2013-14. «Sono contentissimo per me e, soprattutto, per la squadra che ha ottenuto una vittoria importante. Volevamo fortemente tornare al successo e superare questo momento difficile». Dopo un avvio incredibile (7 gol in 4 gare) il suo rendimento è calato (1 gol nelle successive 10 partite) e ieri, finalmente, si è ripreso la scena. Grazie a Zeman, il 25enne attaccante scuola Roma è finalmente esploso. «Rispetto ai precedenti campionati, quest’anno sto avendo tanta fiducia. Non ho mai giocato con così tanta continuità negli ultimi anni. Devo ringraziare Zeman per questo e i miei compagni di squadra perché mi mettono in condizione di esprimermi al meglio». Allo stadio tutti sorpresi per la mancata esultanza dopo il primo gol. «Nessun polemica. Quando ho visto il pallone entrare in porta ho pensato subito a Crescenzi e mi sono diretto verso di lui per ringraziarlo. Prima della partita avevamo pensato esattamente a quel tipo di azione: un suo cross e io in area a deviare il pallone in rete. È andata così e siamo felicissimi». La seconda rete, invece è stata un capolavoro di tecnica, opportunismo e freddezza. Senz’altro uno dei gol più belli della sua carriera. «Sì, devo dire che è stato molto bello. Merito anche di Brugman che ha visto un corridoio e mi ha servito un bell’assist. Ho controllato la palla col sinistro e con il destro ho provato il “tocco sotto” perché il portiere mi aveva chiuso lo specchio. Comunque, il mio gol più bello resta quello segnato al Foggia nella prima giornata di campionato. A chi dedico la doppietta? A mia moglie che mi sostiene sempre». Finalmente la squadra è riuscita a collezionare un alto numero di palle gol e Stefano è stato abile a concretizzare. «Abbiamo avuto un buon approccio, poi siamo stati bravi a mantenuto un discreto ritmo». Stefano è tornato, Ganz può aspettare ancora. «Simone è un professionista, così come Cappelluzzo. Ci alleniamo tutti al massimo e ogni settimana ci giochiamo il posto, poi decide Zeman».