Il sogno della serie B sfuma all’89’

La vittoria non basta, i biancazzurri ai play off con la Reggiana

MARCIANISE. La combinazione magica (vittoria al Progreditur e pari al Bentegodi) è sfumata a pochi minuti dalla fine (89’), quando il gol di Bocalon a Verona ha mandato il Portogruaro in B e il Pescara al secondo posto. Fino a quel momento i biancazzurri erano in B.
Invece no. Il Pescara dovrà disputare i play off. Per come è maturata è stata una beffa. Anche se il Portogruaro e il Verona avevano il vantaggio di essere protagonisti del proprio destino. Il Portogruaro l’ha sfruttato, espugnando Verona così come aveva fatto a Pescara. Tanto di cappello ai granata di Calori.

Il Pescara giocherà le due gare di semifinale dei play off contro la Reggiana: primo appuntamento domenica 23 maggio al Giglio. ll 30 ritorno all’Adriatico Cornacchia. La piazza d’onore assegna ai biancazzurri due vantaggi: giocare la seconda in casa e la possibilità di qualificarsi a parità di gol fatti nell’arco dei 180’.
Vantaggi considerevoli se si tiene conto che agli spareggi arrivano con il vento in poppa, sia sul piano della condizione che del morale, dall’alto delle sei vittorie conquistate nelle ultime otto gare. L’altra semifinale play off sarà Rimini-Verona.

Prima della coda della stagione, ci sarà da assorbire l’amarezza per un finale di campionato avvincente e palpitante. Addirittura beffardo.
Per gran parte del pomeriggio, infatti, il Pescara è stato in serie B.
La partita di Marcianise non ha avuto storia. D’altronde, il Real aveva già tagliato il traguardo della salvezza ed è sceso in campo rimaneggiato e con la testa alle vacanze. Il Pescara ha giocato con il piglio che ha caratterizzato la sua rimonta negli ultimi mesi. Ha fatto il bello e il cattivo tempo, ha creato tante occasioni da rete, divorandone la gran parte.

La gara sarebbe potuta finire con una goleada biancazzurra se solo Ganci e soci fossero stati più precisi nelle conclusioni. Non è mai stata in discussione, più convincenti le motivazioni del Pescara accompagnato da mille tifosi al seguito. Il Real Marcianise ha badato a divertirsi, è venuta fuori una gara gradevole priva di pathos agonistico. Basti pensare che alla fine l’arbitro non ha mai dovuto tirare fuori nemmeno un cartellino.

Botta e risposta tra Soddimo e Tedesco nel primo tempo. In mezzo tante occasioni fallite dal Pescara. Che è tornato in vantaggio all’inizo della ripresa con Ganci e poi ha messo al sicuro il successo, con Zizzari, alla mezzora. Il tutto con l’orecchio incollato alla radiolina. Nessuna rete al Bentegodi. E con il passare del tempo il popolo biancazzurro ha cominciato a credere nella combinazione vincente. Come un miracolo che si stava avverando. Più i minuti passavano e più cresceva la convinzione.

A 5’ dalla fine è iniziato una sorta di conto alla rivescia. Al 42’ al Progreditur ecco la doccia gelata, il gol di Bocalon a Verona. Quello che ha fatto piangere migliaia di cuori gialloblù al Bentegodi e ha fatto gridare alla beffa i pescaresi. Smarrimento al Progreditur, curva ammutolita, giocatori fermi in mezzo al campo. E il Real Marcianise ha potuto realizzare la rete del 2-3. Ancora qualche minuto, ma il fischio finale è arrivato prima da Verona. Quello che ha mandato in frantumi un sogno durato tutto un pomeriggio.
Pescara e Verona, le due nobili decadute candidate alla promozione, vanno ai play off; in B ci va il Portogruaro, per la prima volta. Alzi la mano chi ne aveva pronosticato il salto di categoria alla vigilia dell’inizio del campionato.

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