Immenso Paris, si prende la coppa di superG 

È il secondo italiano a conquistare il trofeo dopo Runggaldier nel 1995. Biathlon d’argento in Svezia

SOLDEU (ANDORRA). È finita davvero con il botto la stagione di sci per Dominik Paris. A Soldeu l'azzurro, ieri con un'altra formidabile impresa, dopo il successo in discesa ha fatto il bis vincendo in 1.20.42 anche l'ultimo superG. Ha così conquistato anche la sua prima coppa del mondo di disciplina, secondo italiano a riuscirci dopo Peter Runggaldier nel 1995. Per Domme Paris, a 29 anni e cioè nel pieno della maturità per un velocista, è il 16° successo in carriera ed il settimo stagionale. Dentro queste sette vittorie c'è quella leggendaria in discesa sulla Streif di Kitzbuhel - la vera pista di casa visto che vi ha vinto tre volte in libera ed una in superG - e ci sono poi ben tre doppiette, altra impresa non da tutti. Si tratta infatti di vincere due volte in due giorni e per di più in due diverse discipline. All'altoatesino l'impresa è riuscita a Bormio, a Kvitfiell ed ora anche a Soldeu: una stagione strepitosa con dentro pure l'oro iridato proprio in superG ad Aare. «Il segreto del mio successo? In gara mi diverto», dice Paris, che alle sue spalle in questo superG sono arrivati lo svizzero Mauro Caviezel in 1.20.57 e l'austriaco Vincent Kriechmayr in 1.20.86. Christof Innerhofer, l'altro azzurro in gara in questo superG molto tecnico e difficile con uno spettacolare lungo salto una trentina di secondi dopo il via, ha chiuso con un 5/o posto in 1.21.12. A completare la magica giornata dello sci italiano a Soldeu c'è stato poi anche il terzo posto in superg di Federica Brignone . È il suo quarto podio stagionale ed il 28° in carriera. Ha vinto la tedesca Viktoria Rebensburg davanti all'austriaca Tamara Tippler. Più indietro Sofia Goggia 7ª e Nadia Fanchini 9ª.
Biathlon d’argento. Per quanto riguarda i mondiali di biathlon di Oestersund, in Svezia, medaglia d’argento per l’Italia. Lukas Hofer e Dorothea Wierer hanno conquistato l'argento nella staffetta singola mista, a 13”4 dalla Norvegia che si va a prendere l'oro. Dopo il bronzo nella staffetta mista e l'argento di Lisa Vittozzi nell'individuale ancora un podio con la Wierer, che tocca quota sette in carriera. Bronzo alla Svezia padrona di casa. «Siamo molto felici», le parole della campionessa azzurra, «perché non è una gara facile e c'erano tante squadre a lottare per il podio».