Improta: a Lanciano sarei tornato volentieri

L’attaccante sarà uno degli ex sabato a Castellammare di Stabia: «In estate c’è stato un contatto, poi il Genoa mi ha mandato in Campania»

LANCIANO. Riccardo Improta è uno dei due ex rossoneri (l'altro è il centrocampista brasiliano Adriano Mezavilla) in forza alla Juve Stabia, prossima avversaria della Virtus di Gautieri.

Il quasi 19enne attaccante di Pozzuoli, che a Lanciano avevano ribattezzato "Improtino", per distinguerlo dal fratello maggiore Umberto (altro ex virtussino), si troverà per la prima volta di fronte, sabato, la squadra che lo ha lanciato nel calcio professionistico. «Ai colori rossoneri», conferma il diretto interessato, «sarò sempre legato da particolare affetto: per come sono stato accolto e per tutto quello che ho imparato, prima nella Berretti di mister Di Camillo e poi, appena un anno fa, nella prima squadra». Quando, non ancora maggiorenne, fu proprio Carmine Gautieri a gettarlo nella mischia, consegnandoli una maglia da titolare in Prima Divisione: «L'inizio di una bellissima avventura. Per entrambi, perchè se è vero che mettendomi in evidenza in quello scorcio iniziale di stagione ho avuto l'opportunità di passare al Genoa, anche il mister si è tolto delle soddisfazioni, centrando una promozione in B più che meritata». In estate si era parlato di un possibile ritorno a Lanciano: «E' vero e da parte mia c'era ovviamente la massima disponibilità, anche perchè, pur di giocare, ero pronto a scendere di categoria. L'ultima parola spettava però al Genoa, che ha deciso di mandarmi a Castellammare». Poco male, visto che dista pochissimi chilometri dalla sua Pozzuoli: «Infatti da quel punto di vista non poteva capitarmi di meglio. Sto a mezzora di macchina da casa e appena posso scappo dai miei, contentissimi a loro volta di poter seguire almeno le mie partite, visto che Umberto è all'Aquila e Giancarlo a Melfi. Quanto alla squadra, sto cercando pian piano di ritagliarmi il mio spazio. Cosa non facile vista la concorrenza nel ruolo. Io però non demordo e cerco di sfruttare al meglio ogni occasione».

In che rapporti è rimasto coi suoi ex compagni di squadra? «Ottimi, e sono contento di questa opportunità, che sfrutterò per salutare un po' tutti, non essendo stato possibile farlo, almeno dal vivo, in occasione del mio trasferimento al Genoa. Con i miei conterranei Vastola, Casadei, Aridità, così come con Volpe, mi sento più spesso che con altri, ma di tutti ho conservato un ottimo ricordo, mister compreso». La Virtus stenta parecchio in attacco... «E' lo scotto del noviziato, per cui è destinata a crescere pure da quel punto di vista, anche se spero non si sblocchi proprio con noi. E comunque», conclude Riccardo Improta, «12 punti non sono un bottino da buttare per una neopromossa».

Stefano De Cristofaro

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