«Io, L’Aquila, il derby e la mia nuova vita»
Il difensore giallorosso si racconta: «In rossoblù mi hanno dato del mercenario, ma sono andato via per lavorare»
Un derby speciale. Non potrebbe essere altrimenti per Emmanuele Sembroni, difensore del Francavilla che domenica affronterà da ex L'Aquila, la squadra che lo scorso anno gli ha regalato più delusioni che gioie. A febbraio, dopo gli esoneri di Morgia e Battisti ma soprattutto dopo l'inizio della crisi societaria dell'Aquila, Sembroni lasciò i rossoblù e la sua decisione suscitò tante polemiche. «Altro che mercenario», spiega il difensore romano cresciuto nel Pescara, «sono andato via dall'Aquila per motivi personali legati al fatto che non potevo rimanere senza stipendio con un mutuo e un affitto da mantenere. Dopo L'Aquila, mi sono messo prima a studiare e poi a lavorare. Ho preso il diploma nella scuola americana Issa Certified e ho iniziato a fare il personal trainer per riportare soldi a casa». Eppure, la stagione era iniziata con il sogno della Lega Pro. «Siamo partiti con una squadra di altissimo livello e con l'obiettivo di vincere il campionato. Abbiamo rispettato i pronostici nel girone d'andata, terminato a -1 dalla vetta. Poi quello che è successo è sotto gli occhi di tutti, ma non voglio entrare nelle questioni societarie. E' un peccato perché L'Aquila è una piazza importante».
Domenica il Francavilla cerca la prima vittoria in casa. «Dispiace non aver raccolto nulla al Valle Anzuca», ammette Sembroni, «e speriamo che il derby ci aiuti ad invertire la rotta. Abbiamo avuto risultati altalenanti, ma siamo una squadra nuova che è partita in ritardo. Gli infortuni ci hanno penalizzato, ma la nostra forza è il gruppo. Questa è una squadra con gli attributi e chi è stato chiamato in causa ha risposto alla grande». Il Francavilla recupera Amenta, ma rischia di perdere di nuovo Galli (problema alla caviglia). Indisponibili Fofana, Banegas, Molenda e Micciché. Un altro ex, o quasi, è Niccolò Valenti. L'esterno dell'Aquila aveva iniziato la preparazione con il Francavilla, fortemente voluto dal tecnico Iervese. Ma la sua avventura in giallorosso è durata solo quattro giorni. «Quando mi ha richiamato L'Aquila, non ci ho pensato due volte: ho fatto le valigie e sono tornato in rossoblù. Mi dispiace per Iervese perché so che ero la sua prima scelta, ma nel calcio sono cose che succedono». Una scelta coraggiosa, considerando che il Francavilla ha una società solida e L'Aquila no. «Non sono pentito della scelta», risponde Valenti, «anche qui è stata allestita una squadra forte. Noi pensiamo solo al campo, augurandoci che le questioni societarie si risolvano. Abbiamo tanta fame e voglia di riscattare la sconfitta con il Castelfidardo». Da valutare le condizioni di Boldrini e Pupeschi. Intanto, il 27 ottobre ci sarà l'assemblea dei soci. Servono soldi per ripianare le perdite del bilancio.
Giammarco Giardini
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Domenica il Francavilla cerca la prima vittoria in casa. «Dispiace non aver raccolto nulla al Valle Anzuca», ammette Sembroni, «e speriamo che il derby ci aiuti ad invertire la rotta. Abbiamo avuto risultati altalenanti, ma siamo una squadra nuova che è partita in ritardo. Gli infortuni ci hanno penalizzato, ma la nostra forza è il gruppo. Questa è una squadra con gli attributi e chi è stato chiamato in causa ha risposto alla grande». Il Francavilla recupera Amenta, ma rischia di perdere di nuovo Galli (problema alla caviglia). Indisponibili Fofana, Banegas, Molenda e Micciché. Un altro ex, o quasi, è Niccolò Valenti. L'esterno dell'Aquila aveva iniziato la preparazione con il Francavilla, fortemente voluto dal tecnico Iervese. Ma la sua avventura in giallorosso è durata solo quattro giorni. «Quando mi ha richiamato L'Aquila, non ci ho pensato due volte: ho fatto le valigie e sono tornato in rossoblù. Mi dispiace per Iervese perché so che ero la sua prima scelta, ma nel calcio sono cose che succedono». Una scelta coraggiosa, considerando che il Francavilla ha una società solida e L'Aquila no. «Non sono pentito della scelta», risponde Valenti, «anche qui è stata allestita una squadra forte. Noi pensiamo solo al campo, augurandoci che le questioni societarie si risolvano. Abbiamo tanta fame e voglia di riscattare la sconfitta con il Castelfidardo». Da valutare le condizioni di Boldrini e Pupeschi. Intanto, il 27 ottobre ci sarà l'assemblea dei soci. Servono soldi per ripianare le perdite del bilancio.
Giammarco Giardini
©RIPRODUZIONE RISERVATA