L'allenatore della Juve Maurizio Sarri

PALLA AL CENTRO

L'altro campionato giocato con i nervi

Giù la maschera. Adesso sì che la serie A è ripartita. Non con le prime gare di agosto, ma sabato notte quando Antonio Conte ha sferzato Maurizio Sarri dopo la partita vinta dall’Inter, a punteggio pieno dopo tre turni. «Non ti lamentare, ora stai dalla parte del più forte», ha detto al collega bianconero che, probabilmente, non ha ancora compreso fino in fondo dove si trova, visto che ha elencato una serie di alibi per “giustificare” lo 0-0 del Franchi. Sì, perché esiste un campionato che si gioca sul campo e un altro che si consuma a parole, sul piano dialettico. Anche questo importante. C’è chi, come Conte, ha bisogno di agitare nemici e polemiche. Aiuta a colmare il gap. Un po’ come era stato con Mourinho. Ambiente da surriscaldare, perché la serie A si vince anche con la forza dei nervi. Non è dato sapere che cosa significa stare «dalla parte del più forte», sta di fatto che il tecnico dell’Inter non ha perso tempo per soffiare sulle prime difficoltà di Sarri alla Juve. «Non voglio dire niente, perché altrimenti dovremmo parlare di bilanci e stati patrimoniali», ha aggiunto l’allenatore salentino. Definire la prestazione dei bianconeri - in campo con una divisa di gioco cromaticamente non in linea con la propria storia - a Firenze incolore è un eufemismo. Inguardabile la Juve che ha strappato un punto ai viola dopo averne raccolti tre fortunosamente contro il Napoli. Tanto brutta che se fosse stata la squadra di Allegri sarebbero partiti subito i processi in televisione da parte degli opinionisti che inneggiano al bel gioco. E, invece, no. Sabato sono stati snocciolati alibi e giustificazioni. Di certo, la mano di Sarri sulla Juve, finora, se si è vista è solo per i tanti gol subiti. Poche partite per emettere verdetti, è vero, ma alla Juventus non c’è tempo da perdere. C’è un processo di cambiamento di gioco e di mentalità da portare avanti e allo stesso tempo fronteggiare gli avversari sul campo e sul piano dialettico. Sì, perché da qui in poi lo scudetto si giocherà anche sul filo delle polemiche e delle stoccate mediatiche. Conte e Sarri sono due personaggi - entrambi tornati dalla Premier League - dal carattere mica facile, ne vedremo delle belle. Da domani ripartirà la Champions, si comincerà a giocare due volte a settimana. E la pressione aumenterà.
@roccocoletti1.

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