L’Aquila, il piano di Ranucci «Tre anni per pagare i debiti» 

L’amministratore unico rossoblù presenta il progetto all’assemblea dei soci «I dirigenti sono brave persone, le contestazioni mi sembrano ingenerose»

L’AQUILA. Comincerà a delinearsi mercoledì, al termine dell’assemblea dei soci, il futuro dell’Aquila calcio. A pochi giorni dal vertice l’amministratore unico rossoblù Antonio Ranucci presenta le proposte che farà per dare continuità alla sua collaborazione con il club. «Il 31 maggio ci sarà un primo passo di un lungo percorso. Esporrò un progetto e se verrà accettato e mi verrà data fiducia sono disposto a restare sacrificando qualcosa di importante che c’è all’orizzonte», ha esordito. «Proporrò un piano triennale per il recupero della situazione debitoria che è stata dimezzata da quando sono arrivato a oggi. L’errore più clamoroso è stato non approfittare dell’anno che non c’erano le retrocessioni per migliorare i conti. Non è elegante parlare di cifre, ma in questi due anni si è lavorato molto. Questo clima di forte contestazione ci ha creato molti problemi nel reperimento delle risorse. I nuovi soci? Non sono informato né intendo esserlo, prenderò atto dei movimenti. Posso dire che in Massimo De Simone, che conoscevo già, ho stima e fiducia e in questo anno è nato un bel rapporto».
Sul progetto triennale l’amministratore unico Ranucci entra nel dettaglio. «Nel primo anno ci sarà un privilegio assoluto del pagamento dei debiti non rateizzabili, alla squadra verrà riservato un budget di assoluto rispetto, ma non eccessivo come accaduto per la stagione appena conclusa. Nel corso del secondo anno verrà ultimato il completamento del debito nei confronti dei privati e nel terzo anno ci sarà la rateizzazione a lungo termine dei debiti fiscali rateizzabili. Sarò intransigente sul budget perché la società deve cominciare a strutturarsi come si deve altrimenti non sono disponibile a procedere. Attirerò altre critiche ma può darsi che tra qualche anno mi ringrazieranno». Sull’aspetto tecnico l’avvocato Ranucci ha già le idee chiare, ma esclude un eventuale interesse per ruoli differenti da quello amministrativo che già ricopre. «Con il budget non elevatissimo che sarà a disposizione si darà continuità al settore giovanile che sta facendo cose importanti e verrà agevolato l’ingaggio di giocatori funzionali di prospettiva, non come quest’anno in cui si è speso molto per giocatori mai scesi in campo. Accanto a Battistini, che ha fatto bene ed è verso la riconferma, vorrei che avesse una maggiore rilevanza Maurizio Ianni che è una grande risorsa per la società ed è riduttivo averlo soltanto per il settore giovanile. È una figura da valorizzare».
Sulle dure contestazioni che l’hanno visto protagonista assieme ad altri esponenti rossoblù, Ranucci è stato netto. «Sono stato chiamato per sistemare i conti e i numeri mi hanno dato ragione. A Rieti un gruppo di tifosi mi ha invitato ad andarmene, abbiamo parlato per mezz’ora e poi mi hanno stretto la mano. Non mi sono mai sottratto al confronto, li ho invitati e invito chi vuole in sede per mostrargli la situazione debitoria dell’Aquila calcio che non ha nulla da nascondere. Alcuni sono già venuti, altri li aspetto», ha concluso. «I soci attuali sono brave persone, gli errori li hanno commessi per il troppo amore perché sono stati male indirizzati. Le contestazioni sono ingenerose».
Alessia Lombardo
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