SERIE B

L’ex Cascione: «Scusa Zeman, ma devo batterti» 

Il centrocampista del Cesena conquistò la promozione in A con il Pescara allenato dal boemo nel 2012: «Abbiamo bisogno di punti»

PESCARA. Il grande ex pronto al rientro. Il centrocampista del Cesena Emmanuel Cascione, 103 presenze e 11 gol col Pescara tra il 2010 e il 2013, ha smaltito lo stiramento muscolare che gli ha fatto saltare le ultime tre partite e venerdì tornerà a disposizione. Quasi sicuramente non giocherà dal primo minuto, ma sarà comunque emozionante l’incrocio con i biancazzurri e con Zdenek Zeman, suo allenatore nella stagione 2011-12 culminata con la promozione in serie A.
In verità, i due si sono incontrati un paio di mesi fa a Coverciano. «Sì, l’ho rivisto con grande piacere e l’ho anche un po’ stuzzicato. Gli ho detto scherzando: “Mister, cosa succede? La difesa non sale?”. Diciamo che la squadra non è ancora zemaniana e i difensori hanno ancora qualche titubanza. So che è rischioso quell’atteggiamento, ma se tutti si faranno convincere dalle idee di Zeman il Pescara inizierà a volare, ne sono certo. In caso contrario, se solo alcuni continueranno ad avere dubbi sul tipo di gioco si creeranno disfunzioni».
Con la Ternana un’altra clamorosa rimonta subita. «Sento parlare di gestione del vantaggio, ma sappiamo bene che con Zeman bisogna continuare a spingere. Certo, poi in campo si può anche decidere di abbassare i ritmi. Il problema è che spesso in B le squadre iniziano ad attaccare quando vanno sotto. E, se trovano spazi, prendono coraggio e insistono. Ricordo 5 anni fa la gara con l’Albinoleffe: vincevamo 5-0 e in pochi minuti prendemmo tre gol. Per fortuna dopo un po’ finì la partita...».
Il boemo vorrebbe una rosa meno numerosa. «Ha ragione. Quando ci sono troppi elementi anche i calciatori possono avere difficoltà perché ognuno si trova a competere per un posto non con un solo giocatore, bensì con due o addirittura tre. Nell’estate del 2011 Zeman fece una cernita escludendo chi non rientrava nel progetto tecnico, invece stavolta l’opera non è stata completamente portata a termine».
L'arrivo di Castori al posto del pescarese Camplone ha dato una scossa ai romagnoli (14 punti in 10 gare). «Castori sa motivare i calciatori. Le sue squadre si conoscono per l’organizzazione, la grinta e l’agonismo che riescono ad esprimere. È una persona leale che si fa voler bene. Lui e Camplone sono entrambi molto preparati, ma quest’ultimo è stato sfortunato e ha pagato anche l'assenza di calciatori importanti che si sono fatti male». Sul match col Delfino. «Gara difficile per entrambe. Se dovessi segnare? Non esulterei. Tutti conoscono il mio legame con Pescara, ormai è la mia seconda casa».
Pettinari titolare, Ganz in panchina, un po’ come Immobile e Maniero nel 2011. «A Zeman non interessa il nome del giocatore. Anzi, vi dirò, occhio a Cocco. Quando tornerà potrà fare grandi cose». Il Cesena proverà a risucchiare i biancazzurri nella zona play out. Cascione indica i maggiori pericoli per i suoi ex compagni. «Dico Jallow, un giovane attaccante molto forte e Dalmonte che non è più una sorpresa». Zeman è avvertito...
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