La Juve in tre minuti  si prende Wembley 

Higuain e Dybala ribaltano il Tottenham: bianconeri ai quarti

TORINO. La Juventus si rilancia in Europa, vola ai quarti di Champions superando (2-1) in rimonta il Tottenham, bello e dominatore per un'ora, ma poi troppo ingenuo contro i marpioni bianconeri e la classe di Dybala e Higuain, ancora lontani dal top della forma ma decisivi nell'uno-due che ha spento la festa che i tifosi degli Spurs stavano già pregustando nello splendido stadio di Wembley. Dove la partita è iniziata con l'emozione e qualche lacrima nel minuto di silenzio in onore di Davide Astori.
La Juventus non molla mai, figurarsi se avrebbe potuto arrendersi quando mancava mezz'ora alla fine, pur sotto di un gol, contratta e poco brillante. Le servivano due gol e li ha fatti nel giro di tre minuti, subito dopo i cambi di Allegri che ha ridisegnato il 4-3-3 in 4-4-2 con Lichsteiner e Asamoah al posto di Benatia e Matuidi, e poi con nel 4-5-1 contro gli ultimi tentativi disperati del Tottenham. Juve anche un po’ fortunata: al 90' la palla schiacciata di testa da Kane (in fuorigioco) è finita sul palo e poi è stata spazzata sulla linea da Barzagli. Ma ai bianconeri è mancato un rigore alla Juventus, quello negato a Douglas Costa scatenato sulla fascia destra e steso da Vertoghen superato dalla giocata del brasiliano, al 17' pt: nel campionato italiano il Var avrebbe probabilmente rimesso a posto le cose, ma nella Uefa non c'è. Il rigore non l'hanno visto il polacco Marciniak e i suoi assistenti, tra lo stupore dei bianconeri e di Allegri. Episodio chiave nel primo tempo nel quale comunque è stato più brillante il Tottenham, come nei secondi 45' a metà febbraio all'Allianz Stadium. Inglesi sempre pronti a verticalizzare, con Son degna spalla del fuoriclasse Kane sul fronte dell'attacco. Spurs pericolosi già dopo 3', respinta di Buffon su Son, e dieci minuti dopo: entrata in scivolata a vuoto di Chiellini su Kane, con relativo (ma involontario) tocco di mano in area, ci ha messo una toppa un perfetto recupero di Matuidi. Al 15', poco prima della svista arbitrale sul fallo di Vertonghen, una perla di Kane che ha superato Chiellini e scartato Buffon in uscita, ma il pallone è finito sull'esterno della rete. Al 20' Juve ancora in ansia contro il brillante gioco del Tottenham, ancora Buffon decisivo a fermare un colpo di testa di Son. Kane svariava dalla sinistra del fronte d'attacco e ha mirato all'incrocio con un destro incrociato impreciso. Preludio del gol con la difesa bianconera spaesata contro il bel gioco offensivo del Tottenham: a segno Son il più brillante. Dopo un quarto d'ora del secondo tempo con il Tottenham ancora padrone, Allegri ha prova a cambiare l'inerzia della partita e ci è riuscito: al 15' Asamoah al posto di Matuidi, un minuto dopo Lichtsteiner per Benatia, zoppicante e già ammonito, come altri tre bianconeri. La Juventus come un motore diesel si è messa carburare e ha rovesciato la partita. Al 19’ la zampata di Higuain sotto porta. E al 22' il Pipita ha lanciato Dybala per il gol del raddoppio. Tottenham tramortito, solo negli ultimi minuti ha provato a riprendersi: Chiellini ha rischiato l'autogol, ma salvato sul cross di Son (33') spedendo in angolo. Eriksen stoppato in angolo e poi ancora Son, con un sinistro dal limite (36') a far tremare la Juve: il suo tiro è finito una spanna fuori. Lo spavento al 90' con la zuccata di Kane ma poi è festa bianconera.
Renato Botto