La Juve sorride. Roma, bel pari a Londra 

I bianconeri ribaltano lo Sporting , Allegri ringrazia Mandzukic. Tra giallorossi e il Chelsea festival del gol: il punto vale oro

TORINO. Un gol di Mandzukic all’84’ ha allontanato la paura di una Champions in salita per la Juventus. Il guizzo dell'attaccante croato è stato un sospiro di sollievo per Allegri: contro lo Sporting Lisbona dotato anche sul piano fisico e ben schierato da Jorge Jesus, i bianconeri si sono espressi a sprazzi, tra alti e bassi, con grinta ma anche molte pause ed errori. Pjanic, al rientro, ha giocato bene 45' per poi calare vistosamente, Dybala e Higuain non hanno convinto. Per fortuna della Juve, nella difesa che è il più il muro di una volta, almeno in questo periodo, Chiellini non ha perso un colpo. Con le tossine della sconfitta della Lazio ancora da smaltire, non c'era peggior inizio che andare sotto con lo Sporting Lisbona. Cosa che si è verificata dopo 12' per un pasticcio grossolano sull'asse Benatia-Alex Sandro con un autogol quasi comico di quest’ultimo. La partita di Higuan, iniziata con un tiro al volo finita vicino alla bandierina opposta - per sua fortuna era in fuorigioco - è proseguita con un tiro ravvicinato murato da Coates: sulla respinta il diagonale rasoterra di Khedira è stato bloccato da Rui Patricio. La Juventus ha raggiunto lo Sporting con una superba punizione di Pjanic. Sullo slancio i bianconeri hanno avuto la palla del 2-1 con Manduzkic. Juventus all’attacco ma senza troppa convinzione. Fischi quando Allegri ha cambiato Sturaro con Douglas Costa, il brasiliano subito protagonista: cross per Mandzukic ha sovrastato Silva: 2-1 e fine della paura. Anzi, quasi: perchè al 91' l'ex giallorosso Doumbia, non ha sfruttato un assist di Bruno Fernandes. Nell’altro match del gruppo D Barcellona batte Olympiacos 3-1 (Nikolaou (autorete), Messi, 19' Digne, 45' Nikolaou). Classifica: Barcellona 9, Juventus 6, Sporting 3, Olympiacos 0.
Processo Agnelli. È stato fissato per il 15 novembre alle ore 15 l'appello per il processo sportivo al presidente Agnelli e alla Juve, per rapporti non consentiti con la tifoseria. In primo grado Agnelli era stato condannato a un anno di inibizione, il club a 300 mila euro di multa.