Lanciano-Bacigalupo, la resa dei conti 

Promozione, domenica al Biondi scontro diretto tra le capolista del girone B

LANCIANO. In due settimane sono crollate tutte le certezze del Lanciano. Appena tre turni fa i rossoneri sembravano in grado di ammazzare il campionato di Promozione meglio di quanto avessero fatto l’anno scorso in Prima. Dalle sconfitte di Casalbordino e Ortona, intervallate dall’effimero 5-0 al fanalino di coda Passo Cordone, viene invece fuori una squadra che rischia di veder sfumare il titolo di campione d’inverno: domenica al Biondi si chiude l’andata con la Bacigalupo Vasto Marina, che ha appena appaiato in classifica la corazzata costruita dal presidente Fabio De Vincentiis. I vastesi, alla vigilia accreditati per un piazzamento play off, con un rendimento costante e al di sopra delle aspettative, si sono ormai cuciti addosso il ruolo di anti-Lanciano. Il club biancazzurro è nato in estate dalla fusione tra il Vasto Marina (ripescato dalla Prima) del patron Pino Travaglini e la Bacigalupo Vasto, società di solo settore giovanile. La presidenza è stata affidata ad Angela Di Bendetto che nelle tre stagioni precedenti aveva guidato l’Orsogna. Per la panchina è stato scelto Roberto Cesario, reduce dalle finali play off e di coppa Italia col Casalbordino. Travaglini non aveva mai nascosto l’ambizione di riportare Vasto Marina in Eccellenza, e già prima dell’ufficialità del ripescaggio ha costruito una solida squadra di categoria. Eppure i vastesi non avevano iniziato benissimo la stagione: subito fuori dalla coppa Italia, hanno conquistato 5 punti nelle prime quattro giornate. L’unica sconfitta è però rimasta quella casalinga del terzo turno con la Fater. All’ottavo turno la Bacigalupo si è preso il secondo posto, si è ritrovata a 6 punti dai rossoneri tra l’undicesima e la tredicesima, e con un cammino regolare e costante ha concretizzato l’aggancio. Fino a due turni fa i numeri erano tutti per i frentani del tecnico Alessandro Del Grosso: buono per le statistiche ora resta solo il numero di gol fatti dai frentani, che sono 54 contro i 41 dei biancazzurri. I vastesi però hanno il secondo miglior attacco di tutta la Promozione, oltre alla miglior difesa: con 9 reti subite (contro le 12 dei rossoneri) sono l’unica formazione della categoria sotto la doppia cifra. Allo scontro diretto del Biondi si arriva quindi con i numeri che sorridono agli ospiti, vittoriosi senza subire gol da cinque domeniche, contro un Lanciano che ha tenuto la porta inviolata al massimo per tre partite di fila (tra nona e undicesima giornata). Solo una volta la Bacigalupo è uscita dal campo senza segnare, mentre il Lanciano tre volte nelle quali ha sempre perso. E tre sconfitte sono troppe per fare la corazzata: del resto nel girone A davanti ci sono il Castelnuovo Vomano ancora imbattuto e Angizia Luco e Piano della Lente che di gare perse ne contano due. Ma quello che sorride ai vastesi è soprattutto il morale: in fondo la lanciatissima Bacigalupo non ha granché da perdere, visto che è in linea con i programmi. Per Lanciano, invece, steccare lo scontro diretto significherebbe crisi: staff, organizzazione societaria e soprattutto organico di categoria superiore non possono permettersi di chiudere l’andata all’inseguimento. A far scottare la terra sotto i piedi dei rossoneri è lo stato di forma innanzitutto mentale, perché la differenza in negativo a Ortona l’hanno fatta una leggerezza difensiva, l’approccio sbagliato alla gara e una quantità infinita di errori banali in fase di appoggio e di manovra: con un’altra prestazione del genere il Lanciano si ritroverebbe ad essere ex corazzata e anti-Bacigalupo.
Andrea Rapino
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