Lapadula, 21 gol da sballo: abbiamo fatto un’impresa

Il bomber con Donnarumma resta in lizza per la vittoria nella classifica marcatori Carico di emozioni il vicepresidente Cimini: «E’ il successo di una società seria»

SAVONA. Uno dei protagonisti della storica promozione in B del Teramo è senza dubbio il bomber Gianluca Lapadula. Ed è stato lui a mettere il sigillo sul match di Savona firmando il gol del raddoppio (21ª rete stagionale) su assist del gemello Donnarumma. Lapadula si presenta in sala stampa tenendo in braccio la piccola Bianca, una delle due figlie.

«Abbiamo fatto un'impresa», dice l'ex attaccante del Nova Gorica, «e vale doppio perché è la prima volta nella serie cadetta per questa società. La città ci ha sostenuto e merita di vivere una gioia del genere. Sentire cantare i tifosi dal riscaldamento fino alla fine, anche in una trasferta così lunga come quella di Savona, ci ha trasmesso delle emozioni incredibili e nel dopo gara abbiamo pianto tutti. Dal punto di vista personale è una scommessa vinta. L'estate scorsa mi sono rimesso in gioco scendendo in Lega Pro e i risultati mi hanno dato ragione. Al ds Di Giuseppe devo molto e al termine della partita ho riservato a lui un abbraccio speciale. Raggiungere la B con il Teramo è una soddisfazione che non dimenticherò mai. È la vittoria non solo dei gemelli del gol, ma dell'equilibrio e dell'unione raggiunta in tutti i reparti. Il momento più brutto di questa cavalcata c'è stato dopo la sconfitta con il Grosseto (1-3 nel girone d'andata, ndc). La classifica marcatori ? Sarebbe bello vincerla insieme ad Alfredo (Donnarumma, ndc). C'è un'altra partita, con l'Ascoli, e vedremo cosa accadrà. Anche se la prossima settimana ci può stare che si stacchi un po' la spina».

Sul suo futuro, Lapadula non si sbilancia: «È presto per parlarne. Posso solo dire di essere molto legato a Teramo, a questi tifosi e a questa società». Ivan Speranza ha tagliato il traguardo della B con la fascia di capitano al braccio: «È la gioia più grande della mia vita. Un'emozione indescrivibile. Ho fatto una lunga gavetta e arrivare in B con questa maglia, facendo tutta la scalata dalla D, è un qualcosa di straordinario. La dedica va alla mia famiglia per avermi sostenuto in ogni momento. Rispetto all'Ascoli abbiamo avuto un gruppo unito e che ha saputo reagire alle delusioni d'inizio stagione. Grande merito va poi a Vivarini, che è un grande allenatore, e a una società solida. I tifosi ? Li ringraziamo tanto. Il loro calore è stato determinante in questo rush finale».

Il vice presidente Ercole Cimini si presenta dinanzi a telecamere e taccuini inzuppato d'acqua: «Stiamo vivendo emozioni difficili da spiegare», dice, «e ci sono davvero poche parole per esprimere la gioia che provo. Con il passare delle giornate ci siamo resi sempre più conto che stavamo facendo qualcosa di straordinario. È la vittoria di una società seria, che fa del lavoro il suo punto di forza fin dal primo giorno. La dedica ? A mio cugino Luciano (Campitelli, ndc), del quale Teramo deve essere orgogliosa, e alle nostre famiglie. E vorrei sottolineare lo splendido rapporto nato con la città, che adesso ci vuole davvero bene».

Gaetano Lombardino

©RIPRODUZIONE RISERVATA