Lapadula-Donnarumma sulle orme di Pepe e Motta

Le due punte come i bomber del 2003: 22 reti delle 33 segnate dal Diavolo

TERAMO. Lapadula e Donnarumma, attenti a quei due. Il titolo della serie televisiva britannica prodotta negli anni Settanta sembra calzare a pennello per i bomber che stanno facendo sognare la B al Teramo, secondo in classifica nel girone B della Lega Pro. I numeri, d'altronde, parlano chiaro: su 33 reti fatte dalla squadra biancorossa, ben 22 (cioè il 66,6 per cento) portano la firma di Lapadula e Donnarumma. Nessuno segna più di loro in Lega Pro. In Italia, tra i professionisti, sono secondi soltanto a Maniero e Calaiò (28 reti in due), che da un mese fanno coppia nel Catania (in B), ma sono addirittura davanti a big della serie A come Higuain e Callejon (21 gol) e Tevez-Morata (19). Un exploit impensabile alla vigilia del campionato. Lapadula e Donnarumma stanno ripercorrendo le orme di Motta e Pepe, il tandem che 12 anni fa (firmando 35 reti in due) trascinò il Teramo di Zecchini e Malavolta ai play off per la B, persi poi contro il Martina. I tifosi del Teramo, ovviamente, sperano in un epilogo diverso rispetto a quello del giugno 2003 per conquistare un traguardo mai raggiunto in 102 anni di storia del calcio cittadino.

Gol decisivi. Fino a questo momento Lapadula e Donnarumma hanno timbrato il cartellino, almeno una volta a testa, in 14 partite su 24 della squadra di Vivarini. E quando segnano entrambi, spesso scambiandosi assist vincenti, il successo è assicurato. Il gol in coppia, infatti, è arrivato contro Pontedera (2-4), Savona (4-0), Forlì (3-1) e Gubbio (1-4). Lapadula (10 reti) ha distribuito così le sue segnature: Forlì (due gol tra andata e ritorno), Ancona, Gubbio (tre gol tra andata e ritorno), Santarcangelo, Pontedera (doppietta) e Savona; Donnarumma (12 centri) ha invece segnato a ben dieci squadre: Pisa, Grosseto, Carrarese, Pistoiese, San Marino, Prato, Pontedera, Savona, Forlì (doppietta) e Gubbio (doppietta).

Coppia perfetta. Entrambi nati nel 1990 (Lapadula ha festeggiato a Gubbio, sabato scorso, il 25° compleanno) ed entrambi a Teramo in prestito (Lapadula dal Parma; Donnarumma dal Pescara), i gemelli biancorossi hanno un'ottima intesa anche fuori dal campo. Spesso si ritrovano a cena con le famiglie e tra di loro non esistono gelosie. Emblematico l'episodio del 21 dicembre, nella partita contro il Savona, quando Donnarumma lasciò a Lapadula la possibilità di segnare, su rigore, il gol del definitivo 4-0. Diversi nella provenienza geografica (Lapadula è nato a Torino, mentre Donnarumma è di Torre Annunziata), amano scherzare e indossare i panni dei papà nel tempo libero (Lapadula ha due bambine ed è fidanzato con Alessia; Donnarumma è sposato con Luisa e ha un bambino). L'attaccante campano, intanto, si avvia a battere il record di reti realizzate in carriera visto che mancano appena due gol per eguagliare le 14 segnature fatte a Como due anni fa.

I paragoni. Ma a chi assomigliano Lapadula e Donnarumma ? Il presidente Campitelli, a tal proposito, si è già espresso con un accostamento piuttosto impegnativo: «Mi ricordano Pulici e Graziani (storica coppia-gol del Torino anni '70, ndc)». I tifosi del Teramo, inevitabilmente, rivedono in loro Pepe e Motta. Al di là dei paragoni, comunque, Lapadula e Donnarumma stanno dimostrando di avere caratteristiche diverse e bene assortite. Entrambi bravi tecnicamente, Lapadula ha più forza fisica, un tiro esplosivo (è mancino) e ama svariare sul fronte d'attacco; Donnarumma, dal canto suo, è più un bomber da area di rigore, ma ha nel repertorio anche le conclusioni dalla distanza (pregevoli, per esempio, i gol contro Savona e Gubbio). I loro miti? Lapadula, da juventino doc, stravede per Del Piero; Donnarumma, invece, è un fan di Ronaldo (il Fenomeno brasiliano ex Inter) e Higuain. Mister Vivarini, da ex attaccante, è riuscito a trovare il modo giusto per farli coesistere al meglio. E per il Teramo, con i gol di Lapadula e Donnarumma, ogni traguardo sembra possibile.

Gaetano Lombardino

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