Lorenzo stende tutti, Marquez ringrazia 

Jorge cade, elimina altri tre piloti (tra cui Dovizioso e Rossi) e spiana la strada al compagno che allunga nel Mondiale

MONTMELÒ (SPAGNA) . Marc Marquez di solito non ha bisogno di favori per vincere. Stavolta però la fortuna, impersonata da Jorge Lorenzo, lo ha baciato al Montmelò, togliendogli di torno in un colpo solo, oltre allo stesso compagno di squadra, il rivale per il mondiale, Andrea Dovizioso, e i due portacolori di una Yamaha ufficiale tornata pimpante, Valentino Rossi e Maverick Vinales. Un affondo avventato ha fatto scivolare l’anteriore di Lorenzo alla curva 10 del secondo giro, buttando giù come birilli prima il forlivese, quindi gli altri due. Nessun danno, ma tanta rabbia, mentre il Joker se la rideva scappando lontano da tutti con in tasca 25 punti che lo issano a +37 su Dovizioso. In Ducati il terzo posto di Danilo Petrucci è bene accolto, ma ieri doveva essere il giorno dell’assalto alla vetta per il Dovi, che invece ha guardato il resto del Gp di Catalogna dai box. Tutti si aspettavano una gara combattuta e le prime battute lo stavano confermando. Dovizioso ha preso il comando tallonato dagli altri big, ma di sicuro non si aspettava che dalla quarta fila il colpo di fortuna di Marquez avesse cominciato una rimonta che in breve si è trasformata in un disastro per lui e gli altri piloti coinvolti. Nel paddock Lorenzo si è detto «molto dispiaciuto» per l’errore che ha coinvolto i colleghi: «Per loro è un vero disastro e sento veramente di scusarmi». Ma non tutti si sono mostrati disposti a lasciar correre. Alla Yamaha in particolare, sono stati particolarmente duri contro il pilota della Honda, col solo Rossi «perdonista». «Sono cose che succedono in gara», ha detto il Dottore, accettando così la mano tesa dell’ex compagno di squadra. «Un errore così è indescrivibile, te lo aspetti da un rookie», hanno commentato in casa Yamaha il boss Lin Jarvis e il team manager Mario Meregalli. Anche Vinales ha faticato a trattenere la rabbia: «Jorge ci ha rovinato la gara e a Dovizioso probabilmente anche il campionato. Spero che la direzione gara faccia qualcosa». «Le immagini parlano da sole, non c’è altro da dire», ha tagliato corto il team manager della Ducati, Davide Tardozzi, «da un pilota così esperto non ci si aspettano certe cose». Lo ringrazia, invece, Marquez, che per una questione di centimetri ha evitato di cadere, così come sono riusciti a fare Petrucci, Alex Rins e Fabio Quartararo, partito dalla pole ma non era riuscito a tenere la posizione. Questi tre piloti hanno lottato per il resto della gara, col francese della Yamaha Petronas che ha avuto la meglio sull’italiano per il secondo posto. È il suo primo podio in MotoGp e vale tanto di più perché ottenuto in condizioni fisiche non perfette dopo l’operazione subita a un braccio la scorsa settimana. Se Dovizioso può recriminare per l’occasione perduta, alla Yamaha ufficiale resterà per sempre il rammarico di non aver potuto confermare in gara i miglioramenti fatti vedere nel fine settimana. Intanto, però, il Mondiale ormai sembra andato, visto che Marquez, che come la Honda non trionfava al Montmelò, dal 2014, con la quarta vittoria stagionale sale a 140 punti, salutando la compagnia. Esulta con lui tutta la Spagna motociclistica, che ha occupato il gradino più alto del podio in tutte le classi. In Moto2 si è completata la festa della fortunata famiglia Marquez con la vittoria di Alex. In Moto3, in una gara segnata dalle cadute, successo di Marcos Ramirez su Aron Canet, che allunga in testa al Mondiale. Terzo sul podio Celestino Vietti, che era partito ventunesimo. Appuntamento col Motomondiale nell’ultimo weekend di giugno, ad Assen, in Olanda.
Roberto Di Candio