Maragliulo, esordio da sogno Virtus corsara dopo un anno

Rossoneri padroni del campo a Vicenza. Di Francesco segna e fa segnare

VICENZA. La scossa Maragliulo rialza il Lanciano. Esordio da sogno per il nuovo allenatore della Virtus, promosso dalla Primavera al posto di Roberto D’Aversa, esonerato dalla famiglia Maio dopo il tonfo di 3-0 di sabato scorso in casa contro il Trapani: il Lanciano torna così a vincere fuori casa dopo quasi quattordici mesi (l’ultimo exploit esterno era datato 13 dicembre 2014, 0-1 sul campo della Ternana) e “vede” nuovamente una salvezza. Funziona, quindi, la ricetta della semplicità proposta da Maragliulo (alla prima panchina tra i professionisti), che già alla vigilia aveva predicato un sano pragmatismo.

Il Lanciano, del resto, non rischia nulla, e appena può, colpisce in contropiede sfruttando due palloni recuperati a centrocampo da Federico Di Francesco. Il figlio d’arte è la chiave del successo: in apertura di ripresa prima è autore di un gol da applausi, poi serve a Ferrari il pallone dello 0-2 che di fatto chiude la partita. Il Vicenza si vede soltanto nell’ultimo quarto d’ora, quando sale in cattedra Cragno, che si merita un’ampia sufficienza insieme all’intera retroguardia.

Lo schieramento con quattro uomini davanti al portiere funziona: Rigione e Amenta formano una diga, supportata dai laterali Aquilanti e Di Matteo che badano sostanzialmente a difendere.

In mediana Vitale ed il ventenne Rocca (che ieri ha festeggiato il compleanno con l’esordio nel campionato cadetto) hanno il compito di recuperare palloni per far ripartire la manovra, aiutati dai cursori Vastola e Di Francesco: se il primo bada più alla fase difensiva, il secondo ha licenza di offendere, supportando così Mariliungo (che agisce tra le due linee) e Ferrari, unica punta di un 4-4-1-1 tanto ordinato quanto concreto.

La Virtus non ruba l’occhio ma in compenso non rischia, e la miglior occasione del primo tempo è di marca frentana: al 15’ Vitale va via sulla destra, entra in area e crossa al centro per Ferrari che calcia alto da ottima posizione. Il Vicenza, rinnovato dal mercato, non riesce a fare di più se non pressare l’avversario a centrocampo per limitarne le iniziative: ne viene fuori un primo tempo che, sul piano delle occasioni, non offre molto, se non l’ingresso in campo del portiere Benussi al posto dell’infortunato Vigorito.

La musica cambia subito nel secondo tempo grazie a Federico Di Francesco: al 7’ l’estroso attaccante ruba palla a centrocampo e si invola verso la porta, e dopo aver superato con altrettante finte Brighenti e Sampirisi, fulmina Benussi con un destro che vale lo 0-1.

Il gol carica la Virtus, che al 18’ sfrutta un altro errore del Vicenza grazie al solito Di Francesco, abile a recuperare un altro pallone a centrocampo e a lanciare Ferrari: l’attaccante entra in area, lascia sul posto Brighenti e Signori e firma la rete dello 0-2.

La Virtus non sembra credere ai propri occhi ma è tutto vero, e alla mezz’ora Benussi salva i suoi dalla goleada neutralizzando una conclusione di Ferrari. Mentre Maragliulo assicura sostanza alla squadra attraverso i cambi, nell’ultimo quarto d’ora il Vicenza prova ad abbozzare una reazione d’orgoglio, ma trova pronto un Cragno che mantiene la sua porta inviolata. Il portiere del Lanciano prima respinge un tiro a tu per tu di Raicevic (33’), poi si distende a mano aperta su un tiro di Bellomo deviato da Di Matteo (48’). Tra le due parate, anche un tiro sul fondo di Laverone a porta quasi vuota: al Vicenza non riesce nulla, al Lanciano tutto, con la città che torna a sperare. E la prossima settimana potrebbero esserci sviluppi sulla trattativa per la cessione della società.

Francesco Capuzzo