Marras: con Zauri nuovo assalto alla A
L’esterno e la maledizione play off: ne ho persi 5, ora basta
PESCARA. Tennis e corsa per mantenersi in forma. Manuel Marras non smette mai di allenarsi. Sul lungomare della sua Genova macina chilometri quasi tutti i giorni, poi si diverte con la racchetta insieme agli amici. Lo Speedy Gonzales biancazzurro vuole farsi trovare pronto alla ripresa della preparazione. A breve partirà per le Maldive insieme alla fidanzata Francesca, ma, c’è da scommetterci, anche sui meravigliosi atolli dell’Oceano Indiano troverà il modo per fare un po’ di attività fisica. Il 9 luglio Marras compirà 26 anni e cinque giorni dopo a Lucoli, in provincia dell’Aquila, inizierà il ritiro del nuovo Pescara di Luciano Zauri. Manuel, al debutto in serie B, è stato una delle sorprese più belle del campionato: 33 gare (play off compresi) e un rendimento quasi sempre al di sopra della sufficienza. Unico cruccio, la casella vuota nella voce “gol fatti”. L’attaccante ligure di origini sarde non è riuscito a segnare nemmeno una rete, anche se la carenza è stata in parte colmata dall’alto numero di assist (7). «A livello personale sono soddisfatto», afferma Marras, «mi sono misurato per la prima volta con il campionato cadetto e sono contento dello spazio che ho avuto. Purtroppo non ho realizzato neanche una rete e un po’ mi dispiace. So bene che un esterno offensivo titolare deve fare almeno cinque gol nell’arco di una stagione. Non mi arrendo, ci riproverò in futuro». In realtà, Marras non ha avuto tantissime chance per segnare. Si è sacrificato tantissimo per la squadra e, oltre a servire tanti assist, ha offerto un contributo notevole alla fase difensiva. «Sì, Pillon chiede alle ali di dare costantemente una mano alla difesa e, al pari dei miei compagni, ho cercato di fare il massimo. Tuttavia, un po’ per sfortuna e un po’ per imprecisione non mi sono sbloccato. Eppure qualche gol ogni anno l’ho sempre fatto…».
La corsa del Pescara si è fermata in semifinale play off contro il Verona. «L’eliminazione ci ha lasciato tanta amarezza. Potevamo fare di più, ma in generale abbiamo disputato un ottimo torneo. A differenza del girone di andata, in quello di ritorno siamo stati poco brillanti. Nella prima parte del torneo il nostro modo di giocare si è rivelato vincente. Difendevamo bene e facevamo male agli avversari con ripartenze veloci. A un certo punto c’è stato un calo fisiologico di alcuni elementi che avevano tirato la carretta per tutta la stagione. Anch’io ho sofferto un periodo. Poi abbiamo perso qualche giocatore per infortunio e il rendimento ne ha risentito. La verità è che eravamo una buona squadra, però rispetto ad altre tre o quattro ci mancava qualcosa».
Il contratto di Marras scadrà a giugno 2020 e la società dovrà decidere se prolungarlo oppure lasciare il calciatore libero di firmare per un altro club dal 1° febbraio 2020. «Non ho ancora parlato con i dirigenti. A Pescara sto benissimo e, se servo, sono a disposizione». L’anno scorso è sbarcato in Abruzzo grazie a Bepi Pillon, che lo ha voluto fortemente dopo averlo allenato all’Alessandria. Manuel sarà sempre grato al tecnico di Preganziol. «Pillon è una persona splendida, nel calcio ce ne sono poche come lui». Alla ripresa dei lavori, sulla panchina del Delfino troverà Luciano Zauri, uno dei nuovi tecnici emergenti della B. «Con i vari Nesta, Bucchi, Grosso e lo stesso Oddo ultimamente c’è stato un bel ricambio generazionale. Ora tocca a Zauri e noi saremo a sua disposizione per raggiungere risultati importanti. Siamo arrivati in semifinale play off grazie alla forza del gruppo. Avevamo uno spogliatoio sano e in campo tutti si sono sacrificati dall’inizio alla fine, anche quelli che hanno avuto poco spazio».
Per il futuro Marras spera di spezzare la maledizione dei play off. «Negli ultimi anni ho perso due turni preliminari, ai quarti, in semifinale e in finale. Ora basta, sarebbe ora di vincerli». O, magari, perché no, salire direttamente in serie A senza passare per gli spareggi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La corsa del Pescara si è fermata in semifinale play off contro il Verona. «L’eliminazione ci ha lasciato tanta amarezza. Potevamo fare di più, ma in generale abbiamo disputato un ottimo torneo. A differenza del girone di andata, in quello di ritorno siamo stati poco brillanti. Nella prima parte del torneo il nostro modo di giocare si è rivelato vincente. Difendevamo bene e facevamo male agli avversari con ripartenze veloci. A un certo punto c’è stato un calo fisiologico di alcuni elementi che avevano tirato la carretta per tutta la stagione. Anch’io ho sofferto un periodo. Poi abbiamo perso qualche giocatore per infortunio e il rendimento ne ha risentito. La verità è che eravamo una buona squadra, però rispetto ad altre tre o quattro ci mancava qualcosa».
Il contratto di Marras scadrà a giugno 2020 e la società dovrà decidere se prolungarlo oppure lasciare il calciatore libero di firmare per un altro club dal 1° febbraio 2020. «Non ho ancora parlato con i dirigenti. A Pescara sto benissimo e, se servo, sono a disposizione». L’anno scorso è sbarcato in Abruzzo grazie a Bepi Pillon, che lo ha voluto fortemente dopo averlo allenato all’Alessandria. Manuel sarà sempre grato al tecnico di Preganziol. «Pillon è una persona splendida, nel calcio ce ne sono poche come lui». Alla ripresa dei lavori, sulla panchina del Delfino troverà Luciano Zauri, uno dei nuovi tecnici emergenti della B. «Con i vari Nesta, Bucchi, Grosso e lo stesso Oddo ultimamente c’è stato un bel ricambio generazionale. Ora tocca a Zauri e noi saremo a sua disposizione per raggiungere risultati importanti. Siamo arrivati in semifinale play off grazie alla forza del gruppo. Avevamo uno spogliatoio sano e in campo tutti si sono sacrificati dall’inizio alla fine, anche quelli che hanno avuto poco spazio».
Per il futuro Marras spera di spezzare la maledizione dei play off. «Negli ultimi anni ho perso due turni preliminari, ai quarti, in semifinale e in finale. Ora basta, sarebbe ora di vincerli». O, magari, perché no, salire direttamente in serie A senza passare per gli spareggi.
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