il tecnico malato di leucemia 

Mihajlovic teleguida il Bologna dal letto dell’ospedale

BOLOGNA. Non sarà domenica in panchina, per l'esordio in campionato del suo Bologna a Verona. Ma Sinisa Mihajlovic troverà il modo di dirigere a distanza la squadra, dopo aver fatto le prove...

BOLOGNA. Non sarà domenica in panchina, per l'esordio in campionato del suo Bologna a Verona. Ma Sinisa Mihajlovic troverà il modo di dirigere a distanza la squadra, dopo aver fatto le prove generali domenica a Pisa, in Coppa Italia, come rivelato dal suo collaboratore Emilio De Leo nel dopo partita: «Il mister ha fatto il discorso pregara alla squadra collegato in video conferenza. L'ho sentito durante l'intervallo e alla fine e ha assistito in tempo reale alla partita collegato in streaming e via microfono con il nostro collaboratore video, Davide Lamberti, che a propria volta comunicava con me in diretta».
Dalla propria camera, Mihajlovic ha potuto vedere i gol di Poli, Orsolini e Palacio. Soprattutto, ha potuto vedere tradotti sul campo i concetti espressi nella conference call prepartita. E per i giocatori è stato come averlo lì. Sempre presente.
Il tecnico, che il 15 luglio ha rivelato di essere affetto da leucemia, si avvia alla conclusione del primo ciclo di chemioterapia al reparto di ematologia dell'istituto Seragnoli del policlinico Sant'Orsola di Bologna, ma da Casteldebole, il centro tecnico del club, lo descrivono così: «È più combattivo che mai», come detto da De Leo alla vigilia della trasferta di Pisa. Prova ne è che in ospedale ha tenuto un summit di mercato con i propri dirigenti per discutere come intervenire dopo il passaggio del centrocampista Erick Pulgar alla Fiorentina. Nuovi confronti sono in vista nelle prossime ore, visto che in settimana il Bologna potrebbe rompere gli indugi e affondare un colpo in entrata per la mediana. Mihajlovic, insomma, non ha perso il polso della situazione, nonostante una complicatissima situazione personale. Tutt'altro. Ha chiesto e ottenuto che il centro tecnico fosse cablato, per poter vedere in tempo reale tutti gli allenamenti della squadra, ha confronti quotidiani, via telefono o via teleconferenza, con i membri dello staff, i dirigenti e lo spogliatoio. È sempre lui il direttore d'orchestra rossoblù: seppur a distanza. Seppur impegnato a combattere ben altra guerra.