Milik e Insigne spietati, il Napoli ribalta la Lazio 

La squadra di Inzaghi avanti con Immobile, poi si scatenano le frecce di Ancelotti Volantino degli ultrà laziali: «Niente donne nelle prime 9 file della curva Nord»

ROMA. Non sarà spettacolare come quello di Maurizio Sarri, ma anche il Napoli di Carletto Ancelotti sa come si vince, nello specifico a spese di una deludente Lazio. Così il tecnico pluridecorato del calcio italiano, al ritorno nella serie A dopo nove anni abbondanti di esperienze e successi all'estero, ricomincia come aveva finito, ovvero con tre punti, come a maggio del 2009 in Milan-Fiorentina. Questa volta la prima alla guida del Napoli finisce 2-1 in rimonta, dopo che il “figlio ingrato”, il napoletano Immobile, aveva portato in vantaggio i padroni di casa. Non è certo un Napoli al top, ma si comincia a vedere la mano dell'allenatore, nonostante Hamsik in regia ancora non funzioni bene. Si nota come nel gioco di Ancelotti sia fondamentale la ricerca da parte dei compagni dell'attaccante di peso al centro del reparto avanzato. E visto che Milik sembra tornato quello di prima degli infortuni, ecco che i vicecampioni d'Italia rispondono a tono al successo della Juve. E la Lazio? È presto per dare giudizi che il 18 agosto non potrebbero mai essere definitivi, ma non sembra essersi rinforzata (andava preso un altro difensore valido e forse anche un portiere. In più la squadra di Simone Inzaghi ieri ha scontato la giornata no di Luis Alberto e del suo gioiello Milinkovic-Savic, forse ancora distratto dalle voci di mercato. L'unica certezza rimane Immobile, già in palla e in gol dopo 25’ dopo splendido stop a seguire e tiro di sinistro. È stato l'unico momento di esultanza della curva Nord; da lì prima è partita la solidarietà alle vittime di Genova con uno striscione, poi l'inquietante volantino di un sedicente direttivo ultrà che invitava le donne a rimanere fuori dalle prime 9 file per creare una "trincea" solo per uomini: «La Nord» recita il volantino, «per noi rappresenta un luogo sacro, un ambiente con un codice non scritto da rispettare. All'interno di essa non ammettiamo donne, moglie e fidanzate, pertanto le invitiamo a posizionarsi dalla decima fila in poi. Chi sceglie lo stadio come alternativa alla romantica giornata a Villa Borghese, andasse in altri settori».
La gara. Lazio padrona del campo per i primi 25' e 1-0 con Immobile, poi veniva fuori il Napoli, che sfiorava due volte il pari con Milik, il quale si vedeva poi annullare un gol per un fallo di Koulibaly su Radu. Il polacco si rifaceva poco mettendo in porta su assist di Callejon. Lazio distratta in difesa (male Bastos), ma pericolosa con Immobile al 9' prima delle rete di Insigne al 14', su cross di Hysaj e tocco di Allan per l'attaccante ex Pescara, che batteva l'incerto Strakosha. Poi disordinati attacchi biancocelesti fino all'assalto finale, in cui la Lazio era anche sfortunata, con la traversa colpita da Acerbi proprio al 90'.
Gennaro Carosi