Musa show, Islanda ko La Nigeria rimette in corsa l’Argentina

VOLGOGRAD. Gioisce la Nigeria e, di riflesso, l'Argentina. Il 2-0 degli africani sull'Islanda rimescola le carte del gruppo D, dove solo la Croazia - a punteggio pieno dopo due partite - ha già gli...

VOLGOGRAD. Gioisce la Nigeria e, di riflesso, l'Argentina. Il 2-0 degli africani sull'Islanda rimescola le carte del gruppo D, dove solo la Croazia - a punteggio pieno dopo due partite - ha già gli ottavi di finale in tasca. Dietro anche Messi e soci possono sperare, battendo la Nigeria, di non tornare a casa. Si fa dura per i vichinghi, che nell'ultimo turno della fase a gironi dovrebbero battere i forti croati e tifare per un contemporaneo ko della Nigeria. La partita ha due volti: meglio l'Islanda dell’ex pescarese Bjarnason nel primo tempo, senza però trovare il gol. Ripresa decisamente ai biancoverdi che con Musa ne segnano due e colgono anche una traversa, mentre gli avversari sprecano un rigore fischiato dall'arbitro neozelandese Conger con l'ausilio del Var. Scarsissime le emozioni nei primi 45', in pratica una ininterrotta fase di studio, con tanti errori (soprattutto nigerian e poca inventiva. Il vento cambia improvvisamente in avvio di ripresa. Al 4' Moses è libero di partire sulla fascia destra e crossare verso l'area. Nel primo tempo questi spioventi avevano fatto la felicità degli spilungoni islandesi, stavolta l'aggancio di Musa, è perfetto, così come il destro che si infila sotto la traversa. Andata sotto, l'Islanda mostra tutti i suoi limiti, a cominciare dall'incapacità di cambiare passo, inventarsi qualcosa di nuovo. Al contrario, il gol rivitalizza la Nigeria, che, alla mezzora, in due minuti sempre Musa prima coglie la traversa, quindi realizza il 2-0. A 10' dalla fine un fallo di Ebuehi su Finnbogason causa il rigore, ma Gylfi Sigurdsson calcia alto sopra la traversa e spegne le speranze di rientrare in partita. Nemmeno la “geyser song” rianima gli islandesi. Forse la loro favola è già finita.