Oddo fa l’impresa: sgambetto all’Inter 

L’Udinese infligge la prima sconfitta ai nerazzurri che perdono il primato. Il tecnico pescarese: «Facciamo passi da gigante»

MILANO. Alla fine, la sconfitta è arrivata, e non è questione di gufi, con buona pace di Luciano Spalletti. L'Inter perde in casa contro l'Udinese, nonostante i titolari siano tornati in campo. Una sconfitta netta, per 3-1: apre Lasagna, pareggia immediatamente Icardi, poi nel secondo tempo dilagano i bianconeri con il rigore concesso con l'ausilio della Var trasformato da De Paul e il gol del definitivo ko di Barak. Un crollo fisico e psicologico nella ripresa che ha favorito la grinta dei friulani di Massimo Oddo. Giornata no per Santon che sbaglia sull'1-0 ed è responsabile del rigore che cambia gli equilibri. La difesa nerazzurra in una sola partita subisce quasi un terzo dei gol finora incassati. L'atteggiamento nella ripresa deve far riflettere, la mancanza di cinismo in attacco - come già accaduto contro la Juventus a Torino - è un problema su cui lavorare. Applausi per il pescarese Oddo che riesce ad espugnare San Siro e guida l'Udinese alla terza vittoria di fila. In tribuna, dopo dieci mesi, torna il presidente Erick Thohir. L'ultima volta l'Inter perse proprio 3-1 con la Roma di Spalletti, una coincidenza che scatena le ironie dei tifosi sui social network. L'Inter lascia il campo sconfitta ma dagli spalti i tifosi applaudono. La corsa allo scudetto è una maratona, ma la classifica è corta e i nerazzurri devono rialzarsi subito. «Dispiace aver perso, come dopo ogni sconfitta. Forse duole un po’ di più perché è passato un po’ di tempo dall'ultima volta e non eravamo più abituati. Ma ce la siamo un po’ andati a cercare perché nel secondo tempo abbiamo sbagliato troppo», il pensiero dell’allenatore nerazzurro Luciano Spalletti. «L'aspetto fisico mi è sembrato a posto anche nella ripresa. La differenza l'ha fatta la gestione errata della palla nel secondo tempo». Il mercato di gennaio resta un tema centrale e Spalletti aspetta di avere indicazioni dalla società: «Ho detto che dobbiamo far parlare la società sul mercato, non c'è altra interpretazione. Ausilio non penso sappia le disponibilità di investimento della società, una volta saputa penseremo ai giocatori, se non finisce come in estate dove si sono fatti molti nomi e non è arrivato nessuno». Poi ammette: «Probabilmente abbiamo bisogno di qualcosa per fare un salto in avanti». Sorride, invece, Massimo Oddo capace di guidare l'Udinese alla terza vittoria consecutiva: «Nessuno ha la bacchetta magica», ha detto il tecnico pescarese. «Questa squadra non molla mai e dà sempre tutto. Se abbiamo vinto a San Siro contro l'Inter che era prima e imbattuta sono più i meriti della mia squadra che i demeriti dell'Inter». E poi: «Dovevo meritarmi questa categoria. Al momento mi sto prendendo delle soddisfazioni. Stiamo facendo passi da gigante», aggiunge, «ma non c'è la bacchetta magica. Dobbiamo ancora crescere. Nel primo tempo per esempio abbiamo sofferto molto. Forse, la fortuna che stiamo avendo è quella che era mancata la passata stagione».