Una parata del portiere dell'AcquaeSapone, Stefano Mammarella, 34 anni

CALCIO A 5 / ACQUAESAPONE TRICOLORE

"Ora puntiano all'Europa e ci teniamo stretti Perez"

Il presidente Barbarossa: "Un trionfo dedicato alla famiglia, in particolare a mio nonno. L'allenatore? Avanti con lui per una squadra forte anche il Champions". Cuzzolino sarà il primo acquisto

PESCARA. Il giorno dopo la sbornia tricolore, a Nando Barbarossa vengono ancora gli occhi lucidi se pensa alla notte magica di Bassano. «È un sogno diventato realtà», racconta il presidente dell’AcquaeSapone, che insieme a suo padre, il patron Enio, ha riportato lo scudetto di calcio a 5 in Abruzzo dopo 3 anni dall’ultima vittoria del Pescara. «Forse sarebbe stato meglio vincerlo davanti ai nostri tifosi, in gara 4, e non a Bassano del Grappa, ma va bene lo stesso così», racconta il 40enne imprenditore di Città Sant’Angelo. «Questa è una squadra nata sui campi di periferia, durante i tornei estivi grazie alla passione che aveva mio nonno. Sono passati 20 anni e adesso ci troviamo a festeggiare uno scudetto. Per noi», dice riferendosi alla sua famiglia, «è un motivo di orgoglio essere arrivati così lontani».

Murilo, capitano dell'AcquaeSapone, con il presidente Nando Barbarossa

Dal 1997 al 2007 nelle categorie inferiori, poi 11 anni fa la storica svolta tramite la fusione con la gloriosa società di calcio a 5, il “Marina Città Sant’Angelo” che dà vita all’Acqua e Sapone Marina Città Sant’Angelo. «Da lì in poi è iniziata la scalata», ricorda Nando Barbarossa, che nel giro di 11 anni conquista la serie A2, nel 2008, e nel 2010 la massima serie.
Negli ultimi otto anni la società nerazzurra ha conquistato 2 coppe Italia (2014 e 2018), 1 Supercoppa (2015), 1 Winter Cup (2017) e lo scudetto vinto lunedì sera a Bassano, dopo aver battuto 4-2 la Luparense. Una storia importante e gloriosa, quella del club dei Barbarossa che il prossimo anno ripartiranno da Tino Perez. «Andremo avanti con lui», dice Nando, parlando del tecnico spagnolo arrivato a gennaio al posto dell’esonerato Antonio Ricci. «Nei prossimi giorni parleremo con il nostro tecnico per programmare il futuro. Non è bello, forse, far sapere a Perez tramite i giornali che vogliamo tenerlo anche per la prossima stagione, ma la nostra volontà è questa».
Il 49enne tecnico di Toledo, dunque, dopo aver centrato lo scudetto al primo anno in Italia è pronto per il rinnovo di contratto. L’AcquaeSapone punta tutto sull’iberico, anche perchè il prossimo anno la squadra di Città Sant’Angelo sarà l’unico club italiano a giocare la Champions Futsal Cup. «È inutile nasconderci: cercheremo di ben figurare anche in Europa», evidenzia Nando Barbarossa, che nei prossimi giorni inizierà ad allestire l’AcquaeSapone 2018-2019.
Chi farà parte dell’avventura nerazzurra è il portiere Stefano Mammarella, unico abruzzese in squadra (è teatino doc) e faro dei nerazzurri. Il 34enne portiere di Chieti, infatti, si appresta a vestire per il quinto anno consecutivo la maglia dell’AcquaeSapone. Lui è stato uno dei protagonisti di questa splendida cavalcata tricolore. «Questo è il mio secondo scudetto in carriera, ma ha un sapore totalmente diverso. Un titolo voluto e sudato fino all’ultimo. La mia è stata una stagione tribolata per via dell’intervento al ginocchio che ho fatto la scorsa estate. Sono tornato a giocare e abbiamo vinto coppa Italia e scudetto, è stata una stagione fantastica», dice il portiere dell’AcquaeSapone e dell’Italfutsal.
In gara 5 le sue parate sono state determinanti. «Diciamo che mi sono fatto trovare pronto, anche se il palo di Taborda a pochi secondi dalla fine mi ha spaventato parecchio», dice senza troppi fronzoli. «È andata bene, abbiamo vinto con merito e adesso ci godiamo lo scudetto», dice il numero uno nerazzurro, che ha ricevuto complimenti da ogni parte d’Italia. «Mi sono arrivati tantissimi messaggi, come quello di Massimo Epifani (allenatore del Pescara Primavera, ndr) e tanti altri personaggi del mondo dello sport».
Mammarella svela il segreto della vittoria in gara 5. «Il video messaggio dei miei amici prima della partita mi ha dato una carica incredibile. Dedico questo scudetto a loro e, soprattutto, a mia moglie Manuela e ai miei bimbi Mattia e Davide. Non dimentico, però, Nicola Iannacone, il medico sociale che mi ha rimesso in pista dopo l’intervento al ginocchio (eseguito lo scorso luglio dal professor Vincenzo Salini, ndr)». Ora le vacanze, poi si penserà alla prossima stagione. «Di sicuro rimarrò all’AcquaeSapone, il mio obiettivo è quello di vincere la Champions Futsal Cup con questa squadra».
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