Mitrita nel match contro il Palermo

Addio serie A

Pescara a Firenze, Zeman: «Ho sbagliato a credere nella salvezza» 

La partita all'Artemio Franchi stasera alle 20,45. Il tecnico: «Dopo un torneo così bisogna cambiare». Muntari saluta in anticipo

PESCARA. Il triste commiato. Stasera a Firenze il Pescara saluta la serie A. Un addio mesto che arriva al termine di un campionato fallimentare. Non resta che onorare l’impegno evitando un’altra figuraccia e concentrarsi sulla ricostruzione. Che, in realtà, è già iniziata da qualche settimana. La società ha affidato a Zdenek Zeman i propositi di riscatto e l’allenatore boemo ha le idee chiarissime. «Ripartiremo con grande voglia», spiega Zeman, «mi auguro che si possa costruire la rosa prima del 31 agosto in modo da facilitare il nostro lavoro. So che sarà impossibile avere tutti a disposizione, però servirà subito un gruppo che possa abituarsi a stare insieme e a lavorare». Il Pescara ha 19 calciatori sotto contratto, ma dai prestiti ne rientreranno altri 26. Un piccolo esercito al quale dovrà essere trovata una sistemazione. Sul numero di giocatori da portare in ritiro, il boemo è categorico. «Partiremo il 9 luglio e il 10 inizieremo ad allenarci. L’ideale sarebbe svolgere la preparazione con 27, 28 elementi. L’ultima volta eravamo in 42 ed è difficile lavorare bene in quelle condizioni». La prima parte del ritiro, dal 10 al 25 luglio, si svolgerà a Rivisondoli, poi dal 29 luglio al 7 agosto i lavori proseguiranno a Palena.
Nel frattempo, i dirigenti hanno impostato varie trattative per potenziare la rosa, oltre ad aver perfezionato gli acquisti di Mattia Proietti e Leonardo Mancuso. «Sono due calciatori interessanti, poi bisogna sempre aspettare il verdetto del campo. In partenza mi danno garanzie, credo che possano fare qualcosa di buono. Chi arriverà? Abbiamo individuato vari profili, non vi dico i nomi, altrimenti si alza il prezzo dei cartellini. Noi non siamo una società ricca». In ogni caso, la rosa verrà stravolta. «Dopo un campionato così dovremo cambiare per forza. La B è diversa dalla A, anche se noi vorremmo porre le basi per un futuro nella massima categoria. Poi bisognerà vedere cosa riusciremo a fare sul mercato».
Del nuovo gruppo farà parte Ferdinando Del Sole che è stato convocato per la gara di oggi con la Fiorentina. «Punto su Del Sole per la prossima stagione. Ora è solo un premio per l’ultima partita. Non si è mai allenato con noi, perciò per lui sarà difficile trovare una precisa collocazione in campo. Debutterà? Vedremo». A Rivisondoli, quasi sicuramente, ci sarà anche Mamadou Coulibaly che potrebbe essere ceduto alla Juventus restando un anno in prestito al Pescara. Un’ipotesi caldeggiata da Zeman. «Coulibaly deve migliorare molto la base calcistica. Se lavorerà con i più giovani potrà crescere meglio».
C’è un pizzico di rammarico per l’addio alla serie A. «Ero convinto di poter salvare la squadra, ma l’idea che mi ero fatto dall’esterno si è rivelata sbagliata. L’organico non è inferiore a quello di Crotone, Empoli e Palermo, ma a un certo punto non c’erano più la mentalità e la voglia. Inoltre, gli infortuni ci hanno penalizzato. Se prendi Gilardino, ti aspetti che possa fare 10 gol, invece ha giocato 2 partite. Con lui al 100% avremmo potuto fare meglio». In chiusura un pensiero per Eusebio Di Francesco e Francesco Totti. «Non credo che Totti resti alla Roma. Lui vuole giocare e per me può fare ancora la differenza in serie A. Francesco ha quasi 41 anni? Stanley Matthews (centrocampista inglese vincitore del primo Pallone d’oro nel 1956, ndr) ha giocato fino a 50». Sull’approdo di Di Francesco alla Roma. «Capisco che se chiama la Roma tutti accettano. È successo anche a me, nonostante ero e sono affezionato a Pescara. Però, conoscendo l’ambiente, credo che non sia ideale per Eusebio. Il problema è la struttura societaria. Di Francesco è pronto per guidare un grande club, ma a Roma non potrà avere garanzie per lavorare come dice lui perché non c’è organizzazione».
Muntari saluta. È terminata in anticipo l’avventura di Sulley Muntari. Il giocatore ha chiesto un permesso per poter lasciare in anticipo l'Abruzzo e la società lo ha accontentato.
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