Pescara Pallanuoto, serve un’impresa per sognare 

A Camogli (ore 19) la bella della sfida che qualifica alla finale play off per la serie A contro la Telimar Palermo

PESCARA. Alzi la mano chi, dopo i primi due mesi di campionato con la squadra settima in classifica, pensava che il Pescara Pallanuoto sarebbe arrivato a giocarsi oggi, contro il Camogli, l’accesso alla finale dei play off.
E si faccia vivo chi, dopo la sconfitta interna (anche se si giocò ad Avezzano) con il Crotone ultimo in classifica, dava ancora credito alla truppa di Malara, parsa quel giorno ormai ‘bollita’, dopo la chiusura delle Naiadi e il conseguente peregrinaggio in regione e fuori per allenarsi e giocare le gare interne di campionato. Ebbene, dopo questi momenti di difficoltà acuta il Delfino si è rialzato, fino a qualificarsi per gli spareggi promozione dove nelle prime due partite della serie che si chiude stasera ha rivaleggiato alla pari con la prima classificata nel girone nord. Sabato scorso in Liguria è stata sconfitta 10-7, cedendo nell’ultimo tempo, mercoledì si è rifatta in gara 2 (giocata ad Ancona) imponendosi 11-9 grazie ad un parziale di 5-0 nel terzo periodo di gioco. Oggi, dunque, si decide chi affronterà a partire da sabato prossimo la Telimar Palermo nella finale per il salto in serie A1. Si gioca alle 19 a Camogli, chi vorrà seguire la partita in diretta potrà farlo sui profili Facebook delle due antagoniste.
Nel Pescara non ci sarà nemmeno stavolta Di Fonzo, assente in gara 2 per squalifica dopo l’espulsione rimediata a Camogli e stavolta per scelta tecnica.
Paolo Malara ha preferito confermare in blocco i 13 convocati dell'ultima uscita, vale a dire Goran Volarevic, Gianluca Di Nardo, Marco Laurenzi, Carlo Di Fulvio, Mattia De Ioris, Giovanni Sarnicola, Davide Giordano, Pierpaolo Provenzano, Andrea D’Aloisio, Enrico Calcaterra, Alberto Agostini, Francisco Molina Rios e Riccardo Magnante.
«Ci siamo costruiti questa opportunità», commenta il tecnico alla vigilia, «e ce la dobbiamo giocare come abbiamo fatto per tutta la stagione, senza assilli ma con la consapevolezza delle nostre forze». A fine stagione, giocando una gara ogni tre giorni, probabilmente la spunterà chi avrà più riserve di energie. «È un fattore che potrebbe rivelarsi determinante», concorda Malara che in questi giorni, permanendo l’indisponibilità delle Naiadi, è stato costretto a fare i salti mortali per fare allenare i suoi, «anche perché le due partite tra noi e Camogli sono state caratterizzate sostanzialmente da un grande equilibrio, rotto soltanto nei due quarti che si sono rivelati determinanti, una volta a nostro favore ed una a sfavore».
C'è, però, da tenere presente il fattore campo: la piscina di Camogli sarà una bolgia, come sette giorni fa. «Logico che a loro vada un piccolo vantaggio in sede di pronostico, ma negli ultimi mesi noi ormai ci siamo abituati a giocare fuori casa. Anzi, in alcune fasi della stagione regolare ci siamo quasi espressi meglio lontano da casa. Non dobbiamo farci condizionare da fattori esterni».
La parola passa dunque al 'campo'. In caso di parità a fine partita, per decidere il nome della vincitrice della serie verranno battuti i rigori.
Giuseppe Villani
©RIPRODUZIONE RISERVATA.