Pescara, parte la caccia al bomber 

Scamacca e Tumminello in cima alla lista dei desideri

PESCARA. Si avvicina il momento delle scelte. Altre tre partite, poi inizierà il mercato e in questi giorni il Pescara sta preparando la strategia per puntellare l’organico. Lunedì la trasferta a Verona, il 27 dicembre il match all’Adriatico con il Venezia e il 30 la sfida in casa della Salernitana che segnerà la fine del girone di andata. Subito dopo toccherà ai dirigenti che dovranno realizzare il programma per tentare l’assalto alla serie A. I riflettori saranno rivolti sul centravanti da consegnare a Bepi Pillon. Resta da capire se il club avrà intenzione di scommettere forte sulla promozione investendo su un attaccante affermato, oppure si punterà su un giovane di belle speranze. Difficile arrivare a Marcello Trotta del Sassuolo, che ha richieste dalla A e dall’estero, irraggiungibile Diego Falcinelli per questioni di ingaggio, e lo stesso vale per altri calciatori con un buon curriculum. Così, la via più percorribile sembra essere quella della linea verde. In questo caso, in cima alla lista dei desideri ci sono due giovani molto promettenti: Gianluca Scamacca e Marco Tumminello.
Il primo è di proprietà del Sassuolo ed è in prestito allo Zwolle (Eredivisie, serie A olandese) che lo ha utilizzato con il contagocce (242’ in campo e una sola volta titolare). Nell’ultimo giorno di mercato estivo, il Pescara lo aveva praticamente ingaggiato, ma la comunicazione via pec è stata inviata con 4’ di ritardo e lo sbarco in Abruzzo del 19enne romano è saltato. La dirigenza biancazzurra ha chiesto informazioni ai suoi agenti (che fanno capo a Mino Raiola) per verificare se ci sono i margini per il ritorno in Italia della punta che è corteggiata anche dallo Spezia, come quattro mesi fa. Nonostante i suoi 195 centimetri di altezza, oltre ad essere potente e abile nel gioco aereo, Scamacca ha un ottima tecnica e un grande fiuto del gol.
L’altro nome forte è quello di Tumminello, 20enne dell’Atalanta che finora è stato impiegato per soli 7’ da Gasperini. L’attaccante siciliano, protagonista per anni nelle giovanili della Roma con valanghe di reti, ha un sinistro micidiale, ma se la cava anche con il destro. Ed è molto bravo di testa, sebbene sia meno alto (186 centimetri) di Scamacca. Sono loro i profili individuati dal Pescara per completare il reparto offensivo, con Tumminello in leggero vantaggio. Più staccati Rossi della Lazio, Moncini della Spal e Jallow del Chievo, ora in prestito alla Salernitana.
Al Pescara manca un vero stoccatore. Il problema è stato mascherato grazie alla mossa di Pillon che ha spostato Mancuso al centro dell’attacco. Una scelta apprezzata da Sebastiani che qualche giorno fa è tornato sull’argomento. «Mancuso prima punta? Lo dico da due anni. Lo avevo consigliato anche a Zeman», ha detto il presidente. L’utilizzo dell’ex Samb in quella posizione è dipeso dal fatto che le due punte di ruolo presenti in organico, Cocco e Monachello, finora non sono riuscite a convincere pienamente Pillon. Cocco è in scadenza di contratto e dopo le prime tre gare da titolare (due reti su rigore con il Livorno) ha trascorso i successivi dodici incontri in panchina accumulando appena 33’. Qualche chance in più l’ha avuta Monachello che ora sta vivendo un periodo particolare. Dopo il gol realizzato a Brescia alla 2ª giornata, è stato protagonista con una doppietta dell’unica vittoria in trasferta del Delfino a La Spezia. E da allora non ha più segnato. Nel derby con l’Ascoli ha giocato titolare, ma quando Pillon lo ha sostituito è uscito dal campo molto arrabbiato ricevendo in cambio la ramanzina del tecnico. È rientrato dal 1’ con il Carpi divorandosi un gol facile. E a gennaio, con l’arrivo di un altro elemento, dovrà impegnarsi ancora di più per trovare spazio.
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