L'allenatore del Pescara Bepi Pillon, 62 anni

DELFINO SCAVALCATO DAL PALERMO

Pescara, Pillon prepara il nuovo assalto alla vetta

Il tecnico sfrutta la sosta per ricaricare il morale dopo il ko in Sicilia. Si riparte il 25 contro l'Ascoli, poi altre 5 gare per conoscere le reali potenzialità della squadra

PESCARA. Una sosta utile per ritrovare le energie e pianificare un nuovo assalto alla vetta. Dopo 36 giorni trascorsi sul gradino più alto della B, il Pescara ha abdicato cedendo lo scettro al Palermo. Nel prossimo fine settimana in serie B (e in A) non si giocherà per gli impegni delle Nazionali e il campionato del Delfino riprenderà domenica 25 novembre, quando all’Adriatico arriverà l’Ascoli dell’ex Vincenzo Vivarini.
I biancazzurri torneranno ad allenarsi domani pomeriggio e Bepi Pillon sfrutterà il turno di riposo per lavorare sul fisico e sulle menti dei calciatori. «Sfrutteremo questi giorni per recuperare qualche giocatore acciaccato e preparare al meglio la gara contro l’Ascoli», ha detto il tecnico. Pillon avrà il compito di scongiurare l’eventuale contraccolpo psicologico che potrebbe derivare da una sconfitta immeritata, ma comunque pesante nelle proporzioni. Da quando si è seduto sulla panchina biancazzurra, su un totale di 21 partite di campionato (9 del torneo ’17-18 e 12 di quello in corso) solo una volta la sua squadra aveva incassato più di due reti: il 17 aprile in trasferta contro la Pro Vercelli, dove però il Pescara ha giocato in inferiorità numerica per oltre 80’ a causa dell’ingenua espulsione di Crescenzi. Il tris subìto dal Palermo, invece, ha origini totalmente diverse. Brugman e compagni hanno retto il confronto con la corazzata rosanero («Siamo la Juve della serie B», ha detto alla vigilia il patron Zamparini al Centro) fino a pochi minuti dal termine, quando il micidiale uno-due firmato da Murawski e Moreo ha spento ogni velleità. Dunque, dopo il già citato ko di Vercelli e otto gare esterne senza sconfitte, per Pillon è arrivato lo stop che ha fatto perdere il primato ai biancazzurri. Si tratta della seconda sconfitta nelle ultime 4 partite dopo quella con il Cittadella.
La buona prestazione non è bastata per conservare la vetta in un campo tradizionalmente avverso al Delfino (al Renzo Barbera zero vittorie in 22 gare). Ma, al netto della buona impressione destata nello scontro diretto, restano pur sempre tre reti sul groppone. Proprio perché la squadra ha ben figurato, bisogna allontanare presto i fantasmi e non sentirsi ridimensionati.
Il piano di Pillon. L’allenatore veneto ha ragione quando dice che un primo e realistico bilancio potrà essere stilato solo alla fine del girone di andata (30 dicembre), quando tutti i club avranno disputato lo stesso numero di partite. Ad esempio il Palermo (capolista con 25 punti) potenzialmente potrà portare a cinque le lunghezze di vantaggio sui biancazzurri, dal momento che ha disputato 11 gare, una in meno del Delfino. Lo stesso numero di partite dei siciliani (11) le ha giocate l’altra squadra capace di battere il Pescara, il Cittadella, quarto in graduatoria a quota 19, a -3 dai biancazzurri. In teoria, anche Brescia (18 punti) e Perugia (17) in 11 match avrebbero la possibilità di far sentire il loro fiato. Per non parlare del Benevento (17 punti in 10 incontri). Se Bucchi dovesse vincerli entrambi, addirittura sorpasserebbe il Pescara. Dunque, per restare tra le grandi prima del giro di boa, bisogna tornare presto a pedalare.
Dopo l’Ascoli, Perugia fuori, Carpi in casa, Verona in trasferta, Venezia all’Adriatico e Salernitana all’Arechi. Sono questi gli appuntamenti che mancano alla fine del girone di andata. Tre sfide abbordabili tra le mura amiche e altre tre dall’alto coefficiente di difficoltà in trasferta per testare le reali ambizioni di una squadra che finora è stata protagonista. Sarebbe auspicabile migliorare il rendimento esterno (7 punti in 6 partite), mentre in casa il ruolino è decisamente positivo (5 vittorie e un ko).
Notiziario. Domani (ore 15) riprenderanno gli allenamenti. Saranno assenti i cinque biancazzurri convocati in nazionale: Elizalde (Uruguay under 20) Memushaj (Albania), Kastrati (under 21 albanese) e gli azzurrini under 20 Melegoni e Antonucci impegnati nelle sfide dell’Elite League contro Germania (giovedì) e Olanda (martedì 20).
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